In aula

Spunta un altro filone nella vicenda legata a Scientology

Nell'ambito della stessa fattispecie per cui è a processo in questi giorni un trader accusato di malversazioni per milioni di franchi, si prospetta una condanna a tre anni per un fiduciario di Lugano legato al controverso movimento religioso
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Federico Storni
15.10.2024 20:30

Se si dice che il Ticino è terra di rapporti stretti, i rapporti nella vicenda giudiziaria internazionale in aula da lunedì sono strettissimi. Si tratta di quelli fra membri di Scientology - forti donatori - che si mischiano al trading delle materie prime e a movimentazioni di denaro fra l’America e fra due ditte «sorelle» con sede in Città e riconducibili alla stessa persona: un trader italiano 53.enne accusato di amministrazione infedele per 15 milioni e truffa per 10. È un ex membro di Scientology, e i soldi per far funzionare l’attività glieli aveva dati in gran parte una miliardaria americana considerata la maggiore donatrice del movimento religioso (non riconosciuto come tale in Svizzera). Miliardaria che ora afferma – per il tramite di una società a lei riconducibile – che il 53.enne ha gestito male il denaro, se non proprio sottratto. Lui, per contro, afferma di aver fatto solo quanto gli era stato chiesto dagli esponenti di Scientology. Starà alla Corte delle assise criminali, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, di provare a fare ordine in questa matassa. Il 53.enne, difeso dagli avvocati Tuto Rossi e Damiano Salvini, non è peraltro solo alla sbarra: con lui un cittadino ucraino di 46 anni, difeso dall’avvocato Paolo Bernasconi, che era CFO della società «americana» (ma con sede a Lugano). La procuratrice pubblica Veronica Lipari lo accusa di complicità in relazione a singolo episodio legato a una presunta fattura falsa. Lui respinge gli addebiti.

Il procedimento penale, poi, non si esaurisce qui. Come è emerso oggi in aula vi è anche almeno un altro imputato per questa fattispecie, per cui il procedimento è però stato disgiunto, in quanto è reo confesso. Per lui si prospetta a breve un processo con rito abbreviato e la condanna a tre anni, di cui sei mesi da scontare. Si tratta di un fiduciario operativo a Lugano: già amministratore di una delle società del 53.enne, è anche membro di Scientology. In passato è stato il presidente della missione di Lugano e in aula è stato descritto come un profilo di alto rango all’interno del movimento religioso. Di lui ad esempio il 53.enne alla sbarra ha detto che «gestisce le aziende di tanti membri di Scientology in Ticino e in Italia».

«Come gli è venuto in mente?»

La giornata di oggi, dopo ancora un paio di pregiudiziali (Rossi ha chiesto la ricusa della Corte, Pagnamenta l’ha respinta definendola «manifestamente infondata») è stata dedicata quasi interamente agli interrogatori dei due imputati, e se lunedì parlavamo di Scientology sullo sfondo del processo, oggi è stata decisamente più centrale. Il 53.enne ha in particolare spiegato il suo percorso all’interno del movimento religioso, culminato con il trasferimento di tutta la famiglia al quartier generale di Clearwater, in Florida. È in quest’ambito che i solerti cacciatori di capitali di Scientology - «Ti stai facendo i fatti tuoi, uno ti si siede a destra, uno a sinistra, e ti tengono lì cinque ore» - lo mettono in contatto con dei finanziatori interessati alla sua attività: «Io una società attiva nel trading l’avevo già – ha detto alla Corte. - Quest’altra è stata creata allo scopo di generare denaro da donare a Scientology». Con ogni mezzo, dunque attingendo anche al capitale, sostiene lui. Solo con gli utili, sostengono invece i danneggiati, secondo cui la miliardaria innanzitutto voleva rientrare dall’investimento. A un certo punto viene concordato un piano di rientro fra le parti, ma dopo pochi mesi a inizio 2023 il 53.enne viene licenziato e poi denunciato: «Ancora oggi non so bene come gli sia venuto in mente. Mi dicono che in Florida c’era un rancore gigantesco nei miei confronti ma non so perché». I soldi mancanti il 53.enne li ha in parte donati a Scientology, in parte usati per mantenere se stesso e la famiglia.

Lugano, l’Ucraina, il libretto

Il 53.enne ha detto che il suo status in Scientology, anche grazie al versamento di circa 9 milioni di dollari negli anni, era «alto». Ha donato perché credeva che quei soldi aiutassero a rendere il mondo migliore, per altruismo. Un esempio (non oggetto del procedimento penale): ha detto di aver dato diecimila franchi a un’ex dipendente per realizzare «un libretto sui diritti umani da distribuire a tutte le famiglie in occasione della Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina» tenutasi in Città nel 2022. «Mi disse: per i dettagli ci penso io con la missione di Lugano».

Il processo continua domani: prenderanno la parola le parti.

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