Ex centro bancario

Strada spianata per l'acquisto della Cisterna

Il Consiglio comunale di Sorengo ha approvato l'intenzione di compera a larghissima maggioranza: ora l'Esecutivo dovrà finalizzarla
©CdT/Gabriele Putzu
Federico Storni
14.12.2022 11:45

La Cisterna è praticamente nelle mani del Comune di Sorengo. Il Consiglio comunale di Sorengo ieri sera ha infatti approvato ad ampissima maggioranza (un solo contrario) l'acquisto dell'ex centro ricreativo bancario - sostanzialmente inutilizzato da un ventennio - e di alcuni parcheggi per 1,6 milioni di franchi (a fronte di un valore di stima di oltre 2,1 milioni). L'offerta del Comune è stata la più alta ricevuta dai curatori del fallimento della SA proprietaria di questi terreni e ha trovato l'accordo dei creditori. Per i tempi della politica i tempi per prendere una decisione erano stretti (il messaggio municipale per forza di cose risale a solo un mese fa), ma parte dell'accordo era che il Municipio ottenesse l'ok del Legislativo entro metà dicembre. I tempi sono dunque stati rispettati e ora per finalizzare l'accordo bisogna attendere che la decisione cresca in giudicato.

Uno dei motivi per cui il Comune ha potuto entrare in possesso dell'area a questo prezzo è legato a un problema pianificatorio, nel senso che per destinare la Cisterna a qualcosa che non sia un centro ricreativo serve una variante di Piano Regolatore. Questa era stata (quasi) fatta per permettere alla precedente proprietaria di inserirvi un centro per la produzione e la preparazione di spettacoli, in particolare di musica, teatro e danza. Poi, però, ai primi segnali di difficoltà finanziaria della SA, il Comune era tornato sui suoi passi e aveva revocato la variante.

In tutto questo Sorengo non ha ancora deciso cosa ne farà, della Cisterna. Sarà un argomento che impegnerà la politica locale nei prossimi anni. L'Esecutivo, si legge nel messaggio municipale, «ritiene che la transizione rappresenti la via più ponderata, rapida e con maggiori certezze per finalmente chiudere un capitolo aperto da tre decenni e intraprendere una pianificazione territoriale, immobiliare e finanziaria su una base solida e senza le incertezze che sarebbero comunque costituite dall'intervento di nuovi proprietari privati in questo centrale comparto».

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