Lugano

Tentato omicidio di via al Forte, aggressore rinviato a giudizio

Il procuratore pubblico Roberto Ruggeri ha firmato l'atto di accusa nei confronti del ventiseienne che colpì con un pugno un ragazzo fuori da un locale – La vittima è in stato vegetativo – Il processo si terrà alle Assise criminali
© CdT/Chiara Zocchetti
Nico Nonella
31.03.2025 11:43

Comparirà davanti a una Corte delle assise criminali il 26.enne cittadino italiano in carcere dallo scorso 18 novembre scorso con l'accusa di tentato omicidio. L'uomo, lo ricordiamo, si era costituito dopo che la mattina di domenica 17 novembre, fuori da un esercizio pubblico in via al Forte a Lugano, aveva colpito con un pugno un 21.enne della provincia di Varese,  il quale era caduto a terra riportando ferite tali da metterne in pericolo la vita. Stando a nostre verifiche, lo sventurato si trova tuttora in uno stato vegetativo persistente.

La scorsa settimana il procuratore pubblico Roberto Ruggeri, titolare dell’inchiesta, ha svolto l’ultimo interrogatorio e ha recentemente firmato l'atto di accusa e disposto il rinvio a giudizio del 26.enne il quale, dopo tre proroghe della carcerazione preventiva, si trova ora detenuto alla Stampa in regime ordinario. L'imputato è difeso dall'avvocato Tommaso Manicone. Ruggeri chiederà una pena detentiva superiore ai cinque anni. La Corte sarà dunque composta anche dagli assessori giurati.

Il 26.enne – che pratica uno sport di combattimento – è un volto noto alla giustizia: qualche giorno prima di questi fatti, era il 31 ottobre 2024, era comparso a processo davanti a una Corte delle Assise correzionali. Era accusato di aggressione per aver picchiato un ragazzo in una discoteca del Luganese nel settembre di cinque anni fa, e di lesioni semplici in relazione a un altro episodio, da lui ammesso, avvenuto due anni dopo fuori da un altro locale notturno della città. Per la prima fattispecie era stato assolto – a pesare era stata la credibilità della presunta vittima, così come la violazione del principio di celerità da parte degli inquirenti – mentre per il secondo gli era stata inflitta una pena pecuniaria sospesa.

In questi mesi, l'inchiesta del Ministero pubblico si è concentrata sulla ricostruzione dei fatti, anche con l'aiuto delle persone presenti. Stando a un testimone sentito dal CdT, quella mattina (era l’orario di chiusura del locale, ndr) sarebbe sorta una discussione tra due gruppi. Tutto, poi, sarebbe successo in pochi secondi, con il 26.enne (non è chiaro se faceva parte di uno di questi gruppi) che si è avvicinato alla vittima per poi colpirla. Una volta a terra, il 21.enne, privo di sensi, è stato soccorso in un primo momento proprio dal 26.enne e poi, dopo che quest'ultimo era scappato, da alcune persone presenti. 

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