Test di convivenza sul Generoso tra agricoltori, turisti e lupo
Per ora sono tre, ma presto potrebbero diventare decine. Perché il Monte Generoso si estende su un comprensorio vasto, dalle molteplici vie di accesso, ma anche perché gli attori che ne fanno il proprio luogo di lavoro sono svariati. Sulle pendici del monte momò sono comparsi i primi cartelloni pensati e voluti per affrontare il tema del lupo, ormai presente più che saltuariamente nell’area. L’obiettivo è permettere e facilitare la convivenza di tutti gli attori, grande predatore compreso, che frequentano il comprensorio. La decisione degli addetti ai lavori è infatti stata quella di affrontare l’argomento ad ampio respiro, «portando il focus sul settore agricolo – spiega Fiorenzo Scettrini, coordinatore dell’Associazione dei Comuni del Generoso –. L’intento è di promuovere la convivenza tra il settore agricolo, quindi gli agricoltori attivi sulla montagna, da Rovio alla Valle di Muggio, e gli altri attori che vivono la montagna: i turisti, ma anche il lupo». Come dire che, consapevoli che il lupo è un argomento sensibile e che divide l’opinione pubblica, per questo progetto si è preferito tematizzarlo in modo indiretto, e quindi un po’ più «dolce».
Si inizia con tre
L’iniziativa è nata nell’ambito del gruppo di lavoro creato in Valle di Muggio la scorsa primavera dedicato proprio al lupo, ricomparso da qualche tempo e (probabile) responsabile di più predazioni avvenute negli scorsi mesi. Predazioni che hanno creato parecchi disagi ad alcuni allevatori, tanto da portarli a dubitare di poter continuare a lavorare sulle pendici del Generoso (vedi CdT del 26 febbraio). Del gruppo di lavoro fanno parte l’Associazione dei Comuni del Generoso, alcuni degli agricoltori maggiormente toccati dal tema, la Società agricola del Mendrisiotto, il Museo Etnografico della Valle di Muggio (MEVM) e la Ferrovia Monte Generoso (FMG).
I primi risultati di questo lavoro hanno portato nei giorni scorsi alla posa di 3 cartelloni provvisori, affissi nei punti di accesso al monte, in collaborazione con la FMG: «Uno in vetta, uno nei pressi della stazione di Bellavista e uno a Capolago. Si tratta di una sorta di fase di test – prosegue Scettrini –, che prevede la posa di tre cartelloni di tipo generico in cui si parla del Generoso come destinazione turistica ma anche come luogo di lavoro per gli agricoltori e in cui si introduce il tema di una convivenza pacifica e rispettosa per tutti, tenendo quindi conto della sfida del lupo». L’intento della fase di test è capire come saranno recepiti i cartelloni dai turisti e dai frequentatori della montagna, ma anche dall’opinione pubblica, cogliere le reazioni e di riflesso l’efficacia dell’iniziativa, sfruttando un periodo «calmo» dal punto di vista turistico. «Siamo consapevoli che non tutte le reazioni saranno favorevoli, ma desideriamo imbastire un discorso il più costruttivo possibile». Inverno di lavoro
Nel frattempo durante l’inverno si lavorerà ai cartelli definitivi, che saranno di due tipi: una parte generica come quelli attuali, un’altra parte più specifica e dedicata ai vari agricoltori. Questi manifesti presenteranno i vari agricoltori, le loro attività e prodotti, ma anche le eventuali misure che hanno messo in campo per contrastare il lupo (quindi anche gli eventuali cani da guardiania, una delle due possibilità esistenti, insieme alle recinzioni elettrificate, per tutelarsi dal predatore).
L’inverno sarà altresì sfruttato per allacciare i contatti con i vari agricoltori e allevatori, per sondare la loro disponibilità a partecipare al progetto ed elaborare poi con loro i cartelloni dedicati. «In parallelo sarà portato avanti anche il disegno che mira a posare dei cancelli automatici nel comprensorio, pensati per facilitare il lavoro degli agricoltori stessi. Anche questo in sinergia con loro», così Scettrini. Sempre nei prossimi mesi, ma in collaborazione con il MEVM, si lavorerà a delle visite guidate nelle varie aziende agricole, sempre con l’intento di far conoscere gli attori della montagna, e quindi agevolare la convivenza. «L’obiettivo è di arrivare in maggio-giugno con i prossimi passi pronti, in particolare con cartelloni pronti da posare». Cartelloni che, in totale, potrebbero essere svariate decine e che porteranno una «firma» riconoscibile: ad occuparsi delle illustrazioni è infatti il noto vignettista Ivan Artucovich, mentre il concetto grafico è firmato ChiaraDesign.
Dell’iniziativa oggi l’Associazione dei Comuni del Generoso si occupa in qualità di coordinatrice. Formalmente è infatti entrata a far parte del Progetto di sviluppo regionale GeMMa – Tesori del Generoso, divenendo così riconosciuta a livello cantonale e federale.