Origlio

Tiro, «Perizia fonica da rifare»

Il Tribunale federale ha dato ragione ai Tiratori del Gaggio – L’attività del poligono era stata ridotta, ma sulla base di accertamenti risalenti al 1997 – «Le armi sono cambiate»
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Red. Lugano
14.10.2024 11:34

Dopo oltre vent’anni, la parola fine non è ancora stata scritta. Parliamo dell’attività del poligono Cureglia–Origlio, la cui attività era stata ridotta, o meglio, dimezzata, qualche anno fa da una sentenza del Tribunale cantonale amministrativo (TRAM). Nel 2021, lo ricordiamo, la Corte ha stabilito, sulla base di una perizia fonica risalente al 1997, che «una limitazione degli esercizi facoltativi e dei corsi di tiro quantomeno giustificata», mentre il tiro obbligatorio va preservato. In sostanza, il TRAM ha imposto allo stand di passare da 19 a 9,5 mezze giornate di tiro. Questo a partire dal gennaio 2024.

La questione è approdata fino al Tribunale federale il quale, con sentenza del 17 settembre pubblicata la scorsa settimana, ha stabilito che è necessaria «una valutazione aggiornata delle emissioni foniche dell’impianto». Gli accertamenti del 1997 hanno concluso i giudici federali, «sono stati eseguiti considerando esclusivamente i fucili d’assalto Fass 57 e Fass 90 dell’esercito svizzero e partendo dal presupposto che fossero utilizzati in una proporzione uguale. È tuttavia plausibile che, nella situazione attuale, questa proporzione si sia modificata a favore del più recente Fass 90, meno rumoroso rispetto al precedente Fass 57». La causa è dunque stata rinviata al TRAM affinché proceda con nuovi accertamenti sull’impatto fonico della struttura.

La vicenda, come detto, ha radici lontane. Era il gennaio del 2003 quando il Comune, rappresentato dall’avvocato Paolo Bernasconi, ha ricorso contro una decisione del Consiglio di Stato favorevole alla Società Tiratori del Gaggio, patrocinati dall’avvocato Filippo Gianoni, e relativa all’impatto fonico della struttura. La vertenza, a un certo punto, era stata sospesa in virtù del fatto che il Cantone aveva pianificato di trasferire le attività degli stand locali come quello di Origlio in un poligono regionale nella zona del Monte Ceneri, un progetto che non ha ancora visto la luce. E proprio i lunghi tempi del suddetto progetto sono stati decisivi nella vertenza di Origlio, che il Comune aveva chiesto di riattivare nell’ottobre del 2021 . Il 28 agosto 2023, il TRAM ha così decretato una riduzione dell’attività, ma la vicenda non si è ancora chiusa.

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