Ferrovia

Tram-treno: «Ogni modifica dovrà essere approvata»

Mentre le proposte avanzate da RailValley e ATA arrivano sul tavolo del Consiglio di Stato tramite un'interpellanza dei Verdi, l'Ufficio federale dei trasporti precisa la procedura nel caso si volesse cambiare in corsa
©DT
Federico Storni
05.04.2025 06:00

Sono arrivate sul tavolo del Consiglio di Stato, tramite un’interpellanza dei Verdi (prima firmataria: la granconsigliera Nara Valsangiacomo), le proposte di «ottimizzazioni e soluzioni alternative» del progetto tram-treno avanzate dalle associazione RailValley e ATA in seguito all’esplosione dei costi di realizzazione dell’opera così come approvata dall’Ufficio federale dei trasporti. Le due associazioni, ne avevamo riferito mercoledì, chiedevano ad esempio di rinunciare alla fermata di Cavezzolo e a quella sotto la stazione FFS, e di spostare il tratto previsto fra Bioggio e Manno sul tracciato dell’esistente binario industriale. Proposte che ora I Verdi chiedono al Governo di valutare innanzitutto dal punto di vista dei costi e dei possibili risparmi.

Come funzionerebbe

Apportare modifiche di progetto all’opera a questo stadio non sarà comunque una cosa immediata e scontata, sempre che ve ne sarà effettivamente la volontà. Stando a quanto appreso da questo giornale, che si è rivolto all’UFT, «qualsiasi modifica del progetto dovrebbe essere nuovamente approvata dall'UFT» stesso. A livello di tempistiche ciò potrebbe comportare ulteriori anni d’attesa. La procedura d’approvazione dei piano conclusasi con successo nel 2023 (e poi oggetto di ricorsi) era iniziata ad aprile 2020. Vi è però da sottolineare che delle modifiche puntuali non rimetterebbero in discussione l’intera opera. Precisa infatti l’UFT: «Le parti del progetto che non vengono modificate non dovrebbero essere nuovamente approvate». Le eventuali modifiche, poi, «potrebbero avere conseguenze finanziarie per la Confederazione» che paga gran parte dell’opera. E dunque potrebbe ripartire una discussione sui fondi. O, meglio, allargarsi. In quanto a causa dell’impennarsi delle stime - da 490 milioni a oltre 700 per realizzare l’intera opera - Confederazione e Cantone saranno comunque chiamati a decidere come coprire l’aumento.

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