Il caso

Tutti i negozi ticinesi nella capitale

Bellinzona, l'evento «Belli sold out» in programma domenica 27 agosto sarà aperto anche ai commerci provenienti da ogni angolo del cantone – La presidente Claudia Pagliari: «È un primo passo verso la collaborazione futura: i problemi sono gli stessi»
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
06.07.2023 06:00

«È il primo passo verso una collaborazione futura. I problemi e le sfide che affrontiamo sono sì per la maggior parte gli stessi, ma poi non è affatto facile e così scontato creare delle sinergie». La presidente della Società dei Commercianti di Bellinzona (SCB) Claudia Pagliari si spreme di continuo le meningi per partorire delle idee che possano aiutare e/o supportare i negozi, gli esercizi pubblici e le attività imprenditoriali del centro storico cittadino e non solo. Lasciato alle spalle il periodo difficile della pandemia, hanno dovuto dapprima confrontarsi con le conseguenze indirette della guerra in Ucraina (come l’aumento delle bollette elettriche, ad esempio) e poi, come tutti noi, con l’inflazione galoppante (dopo aver raggiunto il picco un anno fa, per fortuna ha tirato il freno, ma è comunque a livelli elevati rispetto alle ultime medie annuali in Svizzera). Perché, si è allora chiesta la nostra interlocutrice, non estendere a tutto il cantone un’iniziativa che nella Turrita ha successo?

«Difficile essere innovativi»

Detto, fatto. Domenica 27 agosto andrà in scena un’edizione particolare (la terza) di «Belli sold out», nel senso che verrà estesa anche ai negozi ticinesi che vorranno aderire. Quindi non esclusivamente a quelli di Bellinzona. La manifestazione viene proposta due volte all’anno (solitamente per la Festa del papà e dopo le vacanze estive). Oltre ad avere la possibilità di restare aperti, i commerci in quelle date danno vita a uno speciale mercato dei saldi da via Camminata a piazza Nosetto fino a piazza Collegiata. «In questo momento è difficile essere innovativi, ma crediamo che occorra fare uno sforzo per proporre qualcosa di singolare ai cittadini e alla nostra clientela. ‘Belli sold out’ funziona, quindi si è deciso di ampliarlo. Vedremo come andrà. Come tutte le novità, con ogni probabilità, avrà bisogno di alcuni adattamenti. Ma a questo ci penseremo semmai dopo», sottolinea Pagliari. Le iscrizioni (da effettuare inviando un’e-mail a [email protected]) chiudono il 30 luglio.

L’intesa con il Municipio

In questi giorni la città è popolata da molti turisti, soprattutto giovani provenienti dal resto della Svizzera e da gruppi organizzati. Il loro occhio cade sui castelli, su Palazzo Civico, sulle altre bellezze. Ma anche su alcune saracinesche del salotto buono purtroppo abbassate da tempo. Una nota lieta comunque c’è sotto il cielo della capitale. Al posto della storica boutique di calzature Divarese in piazza Collegiata, che ha cessato l’attività negli scorsi mesi dopo quasi quattro decenni, ha aperto da poche settimane il negozio di abbigliamento Imperial. «A Bellinzona la situazione va ancora, se vediamo quello che succede in altre parti della Svizzera. Il problema è a livello generale, fra rincari e aumento del costo della vita. Ciò crea malessere e insicurezza fra la clientela e si ripercuote sui negozi. Con il Municipio abbiamo contatti regolari attraverso il cosiddetto tavolo di dialogo: comprende i problemi e le richieste dei commerci cittadini e cerca, nel limite del possibile, di venirci incontro», conclude Claudia Pagliari.

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