Maltempo

Viola Amherd al ponte di Visletto: «Volevo vedere con i miei occhi la devastazione»

La presidente della Confederazione ha incontrato le autorità e i media nella frazione di Cevio
© CdT/Gabriele Putzu

Non c'è ancora pace per la Vallemaggia, severamente colpita dal maltempo nel fine settimana. Al momento, è fermo a tre il bilancio delle vittime della frana che ha colpito Fontana. In Val Lavizzara, invece, si cerca ancora una persona dispersa. Ma, come dichiarato ieri in conferenza stampa dal capitano della Polizia cantonale Antonio Ciocco, la situazione attuale non permette di escludere che ci possano essere altre vittime oltre a quelle già comunicate domenica. 

Oggi, la presidente della Confederazione Viola Amherd si è recata dapprima in Vallese e poi in Ticino per osservare, da vicino, i due Cantoni colpiti dalla grave ondata di maltempo. Oltre al disastro avvenuto in Vallemaggia, ieri, a Saas-Grund un uomo è stato ritrovato privo di vita in un albergo, verosimilmente dopo essere stato sorpreso dal rapido innalzamento del livello dell'acqua, mentre un 52.enne risulta disperso nella regione del Comune di Binn. Anche nel Vallese, come in Ticino, ha avvertito la procuratrice generale Beatrice Pilloud, non si può escludere che il bilancio delle vittime del maltempo aumenti. La presidente della Confederazione, in particolare, ha insistito per vedere da vicino il ponte di Visletto. Lungo la passerella ha chiesto e ricevuto informazioni, in particolare, sugli sfollati di Peccia

«Era importante – ha spiegato ai giornalisti presenti – vedere con i miei occhi che cosa è successo». E ancora: «Le immagini fotografiche e i video pubblicati, certo, davano già un'idea del disastro. Ma vedere tutto questo dal vivo è un'altra cosa. Vedere la forza della natura, capire che cosa può fare l'acqua, beh, è davvero incredibile. Solo adesso, alla luce del sole, ci rendiamo conto di quanto tutto ciò è stato devastante. I miei pensieri, oggi, sono rivolti ai famigliari delle vittime ma anche ai responsabili dei Comuni coinvolti e alle autorità cantonali. Ci tengo a ribadire e sottolineare la mia solidarietà e quella della Svizzera tutta. Siamo qui, come Confederazione. Lo eravamo ieri, tramite l'esercito. Lo siamo anche oggi, pensando agli specialisti che si metteranno al lavoro per capire come e quando si potrà costruire un nuovo ponte provvisorio».

Christian Vitta, presidente del Consiglio di Stato ticinese, dal canto suo ha detto: «Già ieri ho sottolineato quanto fosse importante ristabilire i servizi di base, ovvero l'elettricità, l'acqua potabile e i collegamenti viari. Il mio grazie, quindi, va a tutti coloro che stanno dando supporto in questo senso. E ci tengo a sottolineare l'ottima collaborazione con l'esercito. La cui presenza si è resa necessaria sia pensando ai danni, importanti, sia per ristabilire i servizi citati sia, infine, per consentire gli sfollamenti. La vicinanza delle autorità va alle persone colpite. C'è chi ha perso i propri cari, ci sono famiglie ancora in apprensione perché le linee telefoniche sono ancora interrotte. La solidarietà è un concetto importante. A essere toccato dal maltempo non è solo il Ticino, ma l'intero arco alpino: penso al Vallese e ai Grigioni. Per questo la solidarietà, a livello federale, era ed è necessaria. Ho apprezzato la presenza di Ignazio Cassis prima e Viola Amherd poi. Vedere quanto successo, oggi, con il sole che splende, è incredibile. Salendo qui, fino a un certo punto, sembrava che tutto fosse normale. Questo ci fa capire quanto la natura possa essere bella e accogliente ma, da un momento all'altro, rude e violenta. È un insegnamento di cui fare tesoro».

Alain de Raemy, amministratore apostolico della diocesi di Lugano, dal canto suo ha detto: «Posso solo immaginare lo shock di perdere tutto. In un istante. Questa, per me, è l'occasione per ribadire la mia solidarietà. E per fare qualcosa insieme alle persone colpite. La diocesi è e sarà presente. Per dare vicinanza. Per dare aiuto. Un membro di Municipio, qui, mi ha detto di quanto sia stato traumatico, per lui, vedere tutta questa sofferenza. Il mondo è cambiato da un momento all'altro. Per questo, spiritualmente, la diocesi è presente. Un pensiero va anche a tutte le parrocchie colpite».

«La mia vicinanza va alla comunità colpita e, in particolare, ai famigliari delle vittime» ha detto, concludendo, il comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi. «In qualità di responsabile di tutti coloro che, in queste ore, stanno lavorando per riportare la valle alla normalità, sebbene diversa rispetto a ciò cui eravamo abituati prima, voglio dire che ci siamo. Ci siamo e ci saremo. Perché questa emergenza non rientrerà in tempi brevi. Ringrazio la presidente della Confederazione, Viola Amherd, per la sua presenza. E ringrazio l'esercito, che ha risposto subito presente alle nostre richieste. Da parte nostra, siamo vicini anche alle altre regioni colpite lungo l'arco alpino. La solidarietà di cui hanno parlato la presidente Amherd e Christian Vitta sarà importante per la ricostruzione».

In questo articolo: