Trump smantella anche l'Institute of Peace

L'amministrazione Trump ha licenziato la maggior parte del consiglio dell'US Institute of Peace (USIP) e ha inviato il suo nuovo leader nel quartier generale di Washington, nell'ultimo tentativo di colpire le agenzie legate al lavoro di assistenza estera. Lo afferma il Dipartimento per l'efficienza governativa (DOGE) su X.
I restanti tre membri del board - il segretario alla difesa Pete Hegseth, il segretario di stato Marco Rubio e il presidente della National Defense University Peter Garvin - hanno licenziato il presidente e direttore George Moose, che avrebbe «illegalmente rifiutato l'accesso» al suo successore designato, Kenneth Jackson.
I dipendenti dell'USIP hanno affermato che i dipendenti del DOGE di Elon Musk sono entrati nell'edificio nonostante l'istituto non faccia parte del ramo esecutivo, e hanno chiamato la polizia, i cui veicoli erano fuori dall'edificio ieri sera.
L'USIP è un'organizzazione indipendente senza scopo di lucro creata nel 1984 e finanziata dal Congresso americano che si impegna a promuovere i valori degli Stati Uniti nella risoluzione dei conflitti, porre fine alle guerre e promuovere la buona governance.
Intanto l'amministrazione Trump mira ad eliminare anche il ramo di ricerca scientifica dell'Environmental Protection Agency (EPA): come riporta il «New York Times», fino a 1'155 chimici, biologi e altri scienziati dell'agenzia per l'ambiente potrebbero essere licenziati nell'ambito di un piano per smantellare l'Office of Research and Development, secondo i documenti esaminati dai democratici membri del comitato scientifico della Camera.
L'amministratore dell'EPA Lee Zeldin ha affermato di voler tagliare il 65% del budget dell'agenzia: si tratterebbe di una riduzione drastica, che secondo gli esperti potrebbe ostacolare ad esempio i miglioramenti sull'acqua pulita e le acque reflue, il monitoraggio della qualità dell'aria, la bonifica di siti industriali tossici e altre parti della missione dell'agenzia. I restanti membri dello staff verrebbero collocati altrove all'interno dell'EPA «per fornire una maggiore supervisione e allinearsi alle priorità dell'amministrazione», secondo quanto riferito al «New York Times».