«Vuoi farti un selfie? Allora pagami cinque franchi»
Centinaia di turisti coreani prendono d'assalto, ogni giorno, una minuscola attrazione di Iseltwald, comune nell'Oberland Bernese. È un molo, una terrazzetta di un metro e mezzo per sette, inserita nelle acque del Lago di Brienz. I visitatori se ne stanno in fila pazienti ad aspettare il loro turno anche un'ora, o forse più, per poi mettersi in posa di fronte all'obiettivo del loro telefonino. Il tempo di uno scatto per dire «Su questo molo c'ero anch'io» e via, si ritorna a casa. Ma perché? Il nuovo rito deriva dalla serie Netflix Crash Landing on You (che in italiano potrebbe suonare come «Atterraggio d'emergenza su di te», ndr). Ebbene, molte scene chiave sono girate proprio qui, oltre questo pontile in miniatura in uno sperduto comune nel canton Berna. La trama è da classica telenovela: una donna che conduce una vita di lusso si innamora di un ufficiale dopo un incidente di parapendio sulle montagne della Corea del Nord. Tutto qui. Un «Tutto qui», però, che ha scatenato frotte di curiosi desiderosi d'interpretare una loro personalissima versione del popolare sceneggiato. Ma tutto questo affollamento nel piccolo villaggio (poco più di 400 abitanti) non va giù al sindaco, che da un giorno all'altro–dal 26 aprile appunto–ha deciso di installare un tornello. Sì, come quelli agli ingressi delle funicolari o delle metropolitane. «Vuoi un selfie? Allora dammi cinque franchi», annuncia un cartello sulla macchinetta «mangiasoldi». La notizia ha fatto il giro del web e la portata della misura – severa? Giusta? Ma senz'altro curiosa – potrebbe essere stata un filo sottostimata al punto da diventare un piccolo mostro sfuggito di mano. Altro che romanticismo, un vero e proprio horror! Tanto che lo stesso sindaco, Peter Rubi, contattato al telefono dal Corriere del Ticino ammette che «la settimana prossima avremo una riunione in cui discuteremo se continuare con questa esperienza». Il «cancello di Netflix» ha le ore contate? Come si dice in ogni finale di episodio che si rispetti... «Lo scopriremo nella prossima puntata». Intanto, però, Rubi ribadisce: «Siamo invasi dai turisti, si parla di 400.000 persone all'anno che passano di qui, un paesello di 400 anime. Autopostale ha messo quattro collegamenti in più da Interlaken e ci sono giorni nei quali, qui, arrivano fino a dodici pullman privati».
Dal teleromanzo alla catena di montaggio per turisti il passo è breve. «Se continua così, anche i servizi igienici pubblici raggiungeranno il limite della capacità», sottolinea ancora il sindaco. Per dovere di cronaca, anche i bagni adiacenti all'attrazione ora sono a pagamento, ma costano soltanto un franco. Ed ecco che, tra tornello e gabinetti... le finanze del comune possono tornare a sorridere.
A spanne, si possono stimare entrate per 2 milioni di franchi. Un importo più che sufficiente a coprire il deficit, pari a 90.000 l'ultimo anno. Una nuova... stagione in vista per le casse della piccolissima realtà montana. Tanto che più di uno si è divertito a storpiare il nome della serie che ha dato il via a tutto questo. Non più «Crash landing on you», ma «Cash landing on You», («Il denaro piove su di te»).
Un'opportunità
Il comune di Iseltwald, probabilmente per nulla preparato a tutta quest'attenzione mediatica, al Corriere del Ticino risponde che, al momento, «non c'è nulla da dire. Risponderemo non appena ci sarà qualcosa di nuovo». Che si riferiscano all'imminente riunione della settimana prossima di cui aveva riferito il sindaco?
In ogni caso, non sono solo le autorità a cavalcare l'onda di questa nuova febbre. Come riferisce il Blick, infatti, la stella dello spettacolo, il quarantenne Hyun Bin (fra l'altro ritratto anche in una sequenza nella quale suona pure un pianoforte collocato proprio sull'ormai celeberrimo molo), avrebbe trascorso una notte nell'hotel «Chalet Du Lac». Inutile dire che, ora, quella stanza è improvvisamente offerta come «Suite da luna di miele». Non tutti sono stufi dei turisti, insomma. E, sempre alle indiscrezioni del quotidiano zurighese, sembrerebbe che un gruppo tailandese abbia espresso interesse per un progetto cinematografico da realizzare in questo stesso paradiso che aveva ispirato i produttori della popolare serie Netflix.
«Restano solo briciole»
«Tutti vogliono il loro selfie sul molo» è la frase che rieccheggia tra radio, giornali, video e reti sociali. Anche una testata del calibro della «NZZ am Sonntag» ha voluto dedicare una doppia pagina al fenomeno. Ma i parcheggi sono scarsi, gli autobus in arrivo sono tanti e sono carichi. Nonostante le lunghissime code per l'attesa, poi, all'economia locale non restano che le briciole: «I fan di Hyun Bin si dissetano alla fontana. Solo il proprietario del negozio del villaggio, al massimo, può aspettarsi l'acquisto di un pacchetto di zuppa di noodle o patatine fritte, di tanto in tanto». Questi turisti arrivati dall'Asia, quindi, non vogliono saperne di spendere altri soldi nella piccola località che ha trasformato i loro sogni in realtà.
E pensare che tutto è iniziato quattro anni fa, quando la stella del cinema sudcoreano, il quarantenne Hyun Bin, si era fermato su questo pontile sul lago di Brienz e per aspettare la sua amata, accompagnato dai suoni delicati della melodia di musica classica. Poco importa se si vede solo per un minuto sullo schermo della serie Netflix, avranno pensato i milioni di suoi sostenitori. «Anche noi dobbiamo andare là». L'innesco di un movimento di massa che si abbatte sul piccolo villaggio con la forza di un disastro naturale. La storia va avanti da un po' e ogni estate è sempre peggio. Fino alla goccia che ha fatto traboccare il vaso, il tornello dei cinque franchi per l'autoscatto.