La giornata

Un confine sottile

Il Lugano, partita dopo partita, sembra attivamente intenzionato a testare il limite tra sfortuna e imprudenza
Nicola Martinetti
24.09.2023 23:35

C’è un confine sottile che divide la sfortuna dall’imprudenza. E il Lugano, partita dopo partita, sembra attivamente intenzionato a testarne limiti e sfumature. Danzando, sì, da una parte all’altra della staccionata. A Berna la retroguardia bianconera, da qualche settimana forte del rientro di Mai, ha perso un altro pezzo. Dopo Valenzuela e l’acciaccato Hajrizi, ad avere la peggio sul sintetico del Wankdorf è stato Arigoni. Temporaneo sostituto dell’argentino sulla fascia sinistra, il terzino ticinese ha dovuto abbandonare il campo dopo appena 22’ in seguito a un pestone infertogli da Janko. E la giostra della malasorte, una volta di più, è ripartita per un beffardo giro.  

Che il Lugano stia sperimentando una sfortuna da Guinness dei primati, è un dato di fatto. Di questo passo, in effetti, vien da chiedersi quanti dei difensori attualmente in rosa riusciranno a raggiungere indenni la pausa invernale. Ma per quanto sia semplice - e in fondo corretto - addossare parte delle colpe alla scalogna, ci riesce difficile addebitare alla stessa la totalità di ciò che sta succedendo. No, la mera sventura non è sufficiente. E in questo caso, spiace dirlo, viaggia a braccetto con una certa leggerezza nella pianificazione e nella costruzione del reparto arretrato. Il mercato estivo, numeri alla mano, ha visto il Lugano salutare tre elementi di esperienza e comprovato valore: Daprelà, Doumbia - centrocampista adattabile - e Facchinetti. Giocatori in grado di garantire un certo tipo di contributo, a prescindere dal contesto. Cosa che i sostituti designati, i giovani El Wafi e Marques, non possono ancora fare, al netto di un intrigante potenziale.  

In condizioni normali, probabilmente la polvere sarebbe rimasta sotto il tappeto. La sfortuna, suggerivamo, ha invece rimescolato le carte. Mettendo a nudo un quadro imperfetto. Da qui a dicembre, a questo punto, andrà fatta di necessità virtù, adattando e rimodellando al bisogno. Sperando che il mercato invernale, ancora molto lontano, non si trasformi - col passare dei match - da risorsa a rimedio superfluo.

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