Il mondo dell'arte piange Francesco Schifano

Il mondo dell'arte piange la morte di Francesco Schifano. Fratello minore del celebre Mario, è stato un artista appartato ma originale, attivo lungo un percorso che ha unito pittura, immaginario pop e riferimenti al linguaggio del fumetto. La sua produzione, sviluppata in modo costante ma lontano dai riflettori, è stata protagonista di una sorprendente mostra organizzata a Lugano, presso la Marco Lucchetti Art Gallery, nel febbraio 2024.

L’esposizione Casa Schifano ha affiancato le opere dei due fratelli e ha dato modo al pubblico di riscoprire la ricerca visiva di Francesco, fatta di tele colorate, ambientazioni domestiche e citazioni dirette dall’universo Disney. La mostra era stata promossa da Lorenzo Amadei Salvadori di ARF! Festival di Roma e curata da Marco Lucchetti, che in quell’occasione ne aveva proposto una rilettura in chiave Nona Arte, mettendo in evidenza le connessioni tra pittura e fumetto.

«La Nona Arte è un contenitore immenso e versatile di stili e di linguaggi, e la storia dell’arte ha visto in un sottinteso Francesco Schifano uno dei precursori della sua visione POP - ricorda Lucchetti - Affascinato dalle vignette Disney, Schifano ha riprodotto a dimensione della tela ambienti dove i personaggi appaiono appena usciti da quegli spazi. Geniali e beffarde le vignette del bagno e del salotto del giornalista, in un disordine organizzato descritto da acrilici pieni e immaginifici«.

Il lavoro di Schifano alternava opere di taglio narrativo, in cui lo spettatore è spinto a identificarsi con la scena come fosse parte di una vignetta, ad altre più evocative, in cui paesaggi sintetici, scritte e segni si mescolano in composizioni visionarie.
«Quando ci fu proposta la mostra su Schifano — prosegue Lucchetti — fummo immediatamente colpiti dalle opere. Rapiti letteralmente: sia da quelle dove il linguaggio universale del fumetto è palese, sia da quelle più paesaggistiche o POP, dove le sue palme e le sue scritte riportano a una paleofusione tra segno e parola».

Francesco Schifano ha scelto un percorso autonomo, lontano dalla visibilità che ha accompagnato il fratello, ma coerente nel suo dialogo con le forme della cultura popolare e dell’arte visiva. Il suo lavoro rimane come testimonianza di una ricerca personale, e la recente attenzione che ha ricevuto potrebbe portare a nuovi approfondimenti critici sul suo ruolo all’interno della scena artistica italiana. »Un Autore che non ha nulla a che invidiare né al suo più famoso fratello né ai grandi artisti della POP Art, da Warhol a Lichtenstein - conclude Lucchetti -. Siamo stati molto onorati di ospitare le sue opere«.