Artisti che non cedono alla vecchiaia

Protagonisti di "Quartet", debutto alla regia di Dustin Hoffman
Marisa Marzelli
06.04.2013 00:31

C?è Il bacio di Tosca (1984) all?origine dell?opera teatrale Quartet. Ronald Harwood la scrisse dopo aver visto il film di Daniel Schmid dedicato agli ospiti della casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi di Milano. La pièce è piaciuta a Dustin Hoffman, che ha deciso di firmare la sua prima regia e girare in Inghilterra, mentre la sceneggiatura è dell?autore del lavoro teatrale. Interpretato da attori britannico di gran nome, ne è uscito un film di stile classico, vivace, non molto profondo ma equilibrato. Tema centrale non è solo la vecchiaia ma come la affronta chi per una vita è stato sotto i riflettori. Dustin Hoffman ha 75 anni e i suoi interpreti sono più o meno coetanei. In una residenza per musicisti e cantanti lirici in pensione, immersa nel verde, l?esistenza scorre tranquilla. Ci si sta preparando per il gala annuale in cui gli anziani si esibiscono per raccogliere i fondi necessari ad evitare la chiusura, quando giunge la notizia che è in arrivo una nuova inquilina (Maggie Smith), famosa cantante ed ex-moglie di uno degli ospiti (Tom Courtenay). I due non si erano lasciati bene, lei aveva preferito la carriera al matrimonio. Se la donna accettasse, potrebbe però riformare, con altri due pensionanti, un celebre quartetto lirico che ai tempi faceva furore. Il film si regge sulla bravura degli attori, che il regista asseconda e accompagna con abnegazione. Maggie Smith propone variazioni sul tema di Marigold Hotel e della serie tv Downton Abbey, perfetta padrona della scena. Le tengono compagnia, perché tenerle testa è difficile, Tom Courtenay (un monumento del teatro e dello schermo britannico dai tempi del Free cinema) e poi Billy Connolly, Michael Gambon, Pauline Collins e, anche nei ruoli minori, autentici artisti e musicisti anziani, magari noti solo a livello nazionale ma ai quali il film rende omaggio nei titoli di coda.

In questo articolo: