Come si può scrivere dell’amore?

Il Monte Verità è il luogo per eccellenza dell'utopia: vi hanno soggiornato personaggi illustri, filosofi, scrittori e pensatori e da lì si sono agitate le acque «maggiori» – con allusione al grande lago sottostante – della cultura. Perciò è significativo che il tema dell'utopia accompagni la grande attraversata nella contemporaneità degli Eventi letterari. Per la quarta edizione del festival la novità è che non c'è più solo il Monte Verità, un po' scomodo da raggiungere e sempre in attesa di un vero rilancio (chiediamoci: deve passare da un programma di eventi o piuttosto da un generale ripensamento della struttura, o da una rete di proposte che si irradia da Ascona verso zone adiacenti?).

Per questa edizione gli Eventi letterari guardano comunque al Monte ma dalla piazza Elvezia, alla quale si aggiungono la Biblioteca popolare e il Teatro San Materno. Il tema dell'amore si unisce dunque quest'anno a quello dell'utopia ed è un amore declinato in varie forme artistiche. L'itinerario proposto agli ospiti non è solo geografico, ma anche culturale: con proposte letterarie, di danza, teatro e musica. C'è poi una seconda idea che traspare dal programma, ed è quella del cerchio, o del cuore, che unisce esperienze diverse: il «cenacolo» di dieci giovani brillanti scrittori (Joanne Chassot, Adam Schwarz, Marica Iannuzzi, Eva Maria Leuenberger, Sebastiano Marvin, Nicolai Morawitz, Héloïse Pocry, Anita Rochedy, Michelle Margarethe Steinbeck, Lolvé Tillmanns) aspiranti al successo e seguiti dalla nota scrittrice e blogger sarda Michela Murgia, e un entusiasmante Ian McEwan, la grande star di quest'anno, uno dei maggiori scrittori contemporanei che, moderato da Vanni Bianconi (poeta, traduttore e direttore di BABEL), ha deliziato il pubblico con i suoi «Naufragi dell'amore»: un titolo molto ungarettiano per letture che spaziano dal noir alla spy story, passando per generi letterari diversi.