Moon & Stars, il più germanico dei festival musicali in Ticino

Sono passati ormai tre anni da quella calda domenica di metà luglio 2019 quando, dopo una entusiasmante e applauditissima esibizione in una piazza Grande stracolma dell’accoppiata tutta elvetica Patent Ochsner-Stephan Eicher, «Moon & Stars» chiudeva i battenti della XVI edizione, rinnovando l’appuntamento per l’anno seguente con una lista di concerti che prometteva faville. Poi però sono arrivati la COVID e le restrizioni antipandemiche alle quali la rassegna basata a Locarno ha inutilmente cercato fino all’ultimo di controbattere. Cosicché il faraonico programma allestito per l’estate 2020 (che comprendeva, tra gli altri, le esibizioni di Lionel Richie, Ligabue, Lenny Kravitz, Gwen Stefani, Francesco De Gregori, Nek, Toten Hosen e Seeed) dovette essere posticipato all’anno seguente prima di essere rimandato di ulteriori dodici mesi.
Ora, finalmente, per la rassegna – da anni fiore all’occhiello unitamente al Film Festival dell’offerta culturale ricreativa della città – è giunto il momento di riaccendere i propri riflettori cercando il più possibile di offrire quanto, in questo triennio, aveva promesso (e in molti casi già venduto) ai propri fan. Con molte difficoltà, va detto: ad oggi molti artisti statunitensi continuano infatti a non varcare l’oceano per problemi e/o timori sanitari; molti altri si ritrovano invischiati in un vortice di date da recuperare che intasano i loro calendari impedendo un loro eventuale ingaggio; qualcun altro ancora ha addirittura cancellato i propri impegni in vista di tempi migliori. Il risultato è stato un forzato ridisegno del programma con quello che passa il convento. Ossia con quelle «star» internazionali ( principalmente europee) che si è riuscito a riconfermare e con un folto gruppo di musicisti della scena nazionale chiamato a riempire i buchi.
Un’imponente struttura
Questo, in rapida sintesi, sarà « Moon & Stars 2022 » che prenderà il via dopodomani, giovedì 14 luglio, per concludersi domenica 24 dopo un lungo percorso musicale che si snoderà tra la «Piazza Grande » (sede dei principali concerti con ingresso a pagamento) e la cosiddetta «Piazza Piccola », il villaggio a libero accesso allestito in largo Franco Zorzi (ribattezzato «Food & Music Street») che ospiterà stand gastronomici, mercatini ed esibizioni di musicisti e band emergenti e locali. Il solito mastodontico impianto organizzativo, dunque, che per una decina di giorni ridisegnerà il centro cittadino pronto ad offrire al pubblico germanofono un’ampia carrellata della sua scena musicale preferita.
Già perché il programma allestito dagli organizzatori è quasi totalmente rivolto ad esso: pochi infatti gli artisti di «vero» respiro europeo ossia in grado di attrarre anche un pubblico ticinese o più internazionale. Fatta eccezione per il bluesman italiano Zucchero il cui «World Wild Tour» tour sta facendo registrare un successo strepitoso in ogni sua tappa, per l’ex cantautore- soldato James Blunt da un quindicennio fedele frequentatore delle eurocharts grazie ad un repertorio costruito attorno a languide ballate e, per gli amanti di due generi di nicchia – il metalpunk e il reggae – i teutonici Toten Hosen e Seeed, il cast è composto da artisti e band la cui notorietà, al di fuori dell’area switzerdütch, è limitatissima.
Poco importa tuttavia, almeno a giudicare dai dati di prevendita comunicati dagli organizzatori che annunciano già sin d’ora parecchi concerti vicini al « sold out », lasciando dunque presagire per la prossima decina di giorni una fortissima calata in Ticino di pubblico proveniente da oltr’Alpe.
Tanto spazio ai giovani
E per gli appassionati ticinesi? Beh, per chi non volesse addentrarsi in piazza Grande – dove, va ribadito, la qualità delle proposte rimane alta a testimonianza del fatto che la scena germanofona, da noi praticamente snobbata, produce artisti di spessore – «Moon & Stars» regala una «Piazza Piccola» che merita almeno un paio di capatine, in considerazione di un vivacissimo programma che dà spazio ogni sera, anche quando le luci del «main stage» resteranno spente, ad un folto drappello di artisti, tra i quali anche parecchi « indigeni » pescati tra le più innovative tendenze di una scena elvetica in grado di riservare molte piacevoli sorprese. E che grazie a «Moon & Stars» hanno l’opportunità di farsi applaudire in un contesto che, nonostante la sua connotazione alemanna, rimane comunque di altissimo profilo.