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I 24 nomi di Sanremo 2025

Il Festival di Carlo Conti sarà ben diverso da quelli di Amadeus: ne eravamo sicuri, ora è arrivata l'ufficialità
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Stefano Olivari
20.08.2024 16:30

Il Festival di Sanremo di Carlo Conti sarà ben diverso da quelli di Amadeus: la cosa era già sicura, ma adesso è diventata ufficiale. Le principali novità: meno concorrenti in gara, 24, il ritorno delle nuove proposte, il depotenziamento della serata delle cover. E ancora non è ufficiale il cast, ma è facilmente prevedibile che alcune operazioni nostalgia non saranno più ghettizzate e parteciperanno alla competizione principale. Come sarà, dunque, Sanremo 2025?

Coppa Italia

L’edizione numero 75 del Festival è partita con il piede sbagliato già con le date. Era infatti prevista da martedì 4 a sabato 8 febbraio 2025, ma in quella settimana la Lega ha poi programmato le partite dei quarti di finale di Coppa Italia. Un marziano risponderebbe così: e allora? Anche perché la Coppa Italia è trasmessa in diretta da Mediaset, non dalla RAI. Invece da questa pseudo-concomitanza è nato un incredibile (ma nemmeno tanto, pensando al legame tra Forza Italia e Mediaset) caso politico, che ha prodotto da parte della RAI lo spostamento dell’attesissimo primo Sanremo del dopo Amadeus alla settimana successiva, quindi da martedì 11 a sabato 15 febbraio. Come se non fosse possibile anticipare alle 19 la Coppa Italia e come se la settimana adesso diventata definitiva fosse priva di calcio: invece ci sarà l’andata dei playoff, nella sostanza sedicesimi di finale, di Champions League, con probabilmente quasi tutte e cinque le italiane (Inter, Milan, Juventus, Atalanta e Bologna) coinvolte. Certo saranno partite criptate e non in chiaro, ma il problema rimane. Con l’aggiunta del 14 febbraio, San Valentino, data tradizionalmente negativa per gli ascolti televisivi. E quindi? Il nuovo Sanremo parte già a handicap.

24

Venendo alla gara 2025, cioè a ciò che davvero interessa i milioni di persone che per un anno aspettano Sanremo come summa della cultura pop italiana, i 24 concorrenti fra i cosiddetti Campioni sono dal punto di vista numerico un bel salto all’indietro rispetto ai 30 della scorsa edizione. Per trovare un numero così basso (si fa per dire) bisogna risalire al 2020, cioè al primo Festival dell’era Amadeus, quando però c’erano anche le Nuove Proposte, come del resto ci saranno nel 2025. L’innovazione un po’ ha motivazioni musicali, visto che buona parte dei brani in gara era trascurabile, e molto di palinsesto: basta con i Sanremo monstre con esibizioni oltre le due di notte, anche se questo sistema riusciva in qualche modo a dopare lo share.

Nuove e vecchie proposte

Dal 2025 torneranno quindi le Nuove Proposte, che nel 2022, alla sua terza conduzione, Amadeus era finalmente riuscito ad abolire, mandando nella gara principale gli artisti usciti da Sanremo Giovani. Con Carlo Conti torneranno, ma in versione ridotta rispetto al passato, soprattutto al passato di Pippo Baudo che si inventò le Nuove Proposte nel 1984 (vinse Eros Ramazzotti con Terra promessa): nel 2025 soltanto 4 artisti. Due si sfideranno mercoledì 12 in una sorta di semifinale, gli altri due la serata successiva. Venerdì 14 la finale fra i due vincitori. Di sicuro non un grande spazio, con il sospetto che si sia fatta tornare questa sezione non per aiutare presunti «giovani» ma per evitare che migliaia di artisti avanzassero pretese per la gara principale, con il direttore artistico, cioè lo stesso Conti, già assediato di proposte e nemmeno tanto nuove.

Il sistema di voto e l'effetto Geolier

Chi vincerà Sanremo 2025? Il nuovo regolamento rende più difficili clamorose rimonte o risultati dell’ultima serata che ribaltino totalmente quanto accaduto fin lì. Inoltre la serata delle cover non servirà, se non a livello di immagine, per la classifica generale ma avrà un suo vincitore indipendente. In sintesi, martedì 11 febbraio saliranno sul palco dell’Ariston i 24 Campioni, con i voti che arriveranno dalla giuria della Sala stampa, Tv e Web. Il mercoledì si esibiranno invece in 12, e gli altri 12 il giovedì, con votazioni in cui al 50% conterà il Televoto e al 50% la giuria delle Radio. Nella serata di sabato esibizione di tutti e 24 i Campioni, come il martedì, ma voto di tutti: Televoto (peso 34%), Sala Stampa, Tv e Web (33) e Radio (33). I voti del sabato faranno media con quelli del martedì, del mercoledì e giovedì e concorreranno a formare la classifica generale parziale. I primi 5 di questa classifica accederanno quindi alla finale, con nuove esibizioni e nuova votazione delle tre giurie, che però non azzererà quelle precedenti e farà media. A questo punto avremo il vincitore del settantacinquesimo Festival di Sanremo. Nostra sintesi della sintesi: il nuovo regolamento rende più facile neutralizzare il Televoto, visto che per le prime due esibizioni conterà per un quarto e per le ultime due poco più di un terzo, ma anche più difficile far perdere qualcuno apposta, come pare sia accaduto l’anno scorso con Geolier, fra le esultanze sguaiate di molti giornalisti.

D'accordo, ma i nomi?

Da tutto ciò che abbiamo scritto pare evidente che il Festival 2025 avrà ascolti più bassi rispetto a quelli del quinto di Amadeus (11.423.400 spettatori di media, 65,44% di share) ma non tanto più bassi anche ricordando che nei suoi tre precedenti Sanremo (2015, 2016 e 2017) Conti ha sempre ottenuto ottimi risultati, inferiori soltanto in due casi a quelli di Amadeus. E in ogni caso stiamo parlando di un mondo ben diverso da quello degli anni Novanta, quando i Festival di Baudo ottenevano quasi il 50% in più di telespettatori. Detto che i titoli si guadagnano per esibizioni come quella di John Travolta nel Ballo del qua qua, fondamentali saranno i nomi dei Campioni, ancora tenuti copertissimi da Conti. Ma è facile prevedere la presenza di Al Bano, che a più riprese ha spiegato di non volere fare l’ospite, la vecchia gloria, e di voler concludere la sua carriera all’Ariston: Conti sta provando a convincerlo, con la canzone giusta, a ripresentarsi con Romina. Fra i potenziali Campioni di grande nome Conti ha un ottimo rapporto personale con Marco Masini, Raf, Enrico Ruggeri, Arisa, Francesco Gabbani e anche con Annalisa, cioè la vera stella del pop italiano, sempre alla ricerca della vittoria a Sanremo. Lontano da Conti il mondo trap e ancora di più quello rap, ma si diceva la stessa cosa di Amadeus prima che logiche manageriali e discografiche portassero all’Ariston cantanti graditi alla Generazione Z. Il nome che farà parlare di sé Conti ce lo ha già in canna, anche se non per la gara ma soltanto come superospite: Vasco Rossi. La sua idea di fondo è comunque chiara: non inseguire pubblici diversi, ma artisti che possano piacere a più generazioni.

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