Mahmood torna al Festival: «Non c'è due senza tre? Se vincessi mi tirerebbero i pomodori»

«Parteciperei al Festival» ogni anno, racconta Mahmood alla conferenza stampa tenutasi nella suggestiva Arca di Milano. Più che un auspicio, quasi una sfida ai colleghi, visto che ogni volta che il cantautore è passato per Sanremo è poi tornato a casa assieme a una statuetta con il famoso Leone d’Oro. E, se è vero l’adagio «non c’è due senza tre», non si può non annoverare il 32enne milanese tra i candidati alla vittoria finale.
Candidatura sulla fiducia, ancora prima di vedere la reazione del pubblico a Tuta Gold, il brano che Mahmood porterà in gara. Un pezzo che lo mostra in una maniera decisamente diversa rispetto a Soldi e Brividi. «Intanto non è un reggaetone come molti hanno scritto, bensì un baile funk – sorride -. A parte questo, sono molto contento del risultato finale perché penso di essere riuscito a esprimere al meglio la mia maturità emotiva».
Una maturità che passa anche dall’essere riuscito a elaborare le difficoltà del passato: «Una sorta di viaggio interiore tra il presente e il passato, che mi è venuto fuori questa estate durante un rave di quattro giorni vicino a Berlino, mentre fumavo fuori da una tenda assieme ai miei amici. Un viaggio dove ho riattraversato i ricordi di una relazione quasi adolescenziale, ritornando anche a momenti meno felici del mio passato». Tra questi, il rapporto con il padre, con passaggi nel testo che inevitabilmente riportano alla sua Soldi: «Ferite che però sono state ricucite. Proprio perché sono riuscito a superare certe situazioni oggi riesco a parlarne. Ringrazio tutte le cose spiacevoli che mi sono successe perché mi hanno fortificato e fatto diventare più grande».
Forse è proprio per la profondità del significato che l’esperienza sanremese sarà comunque importante, indipendentemente dalla classifica. «Anche perché se vincessi per la terza volta qualcuno dal pubblico comincerebbe a tirarmi i pomodori – ride Mahmood -. La cosa fondamentale saranno le emozioni che il palco dell’Ariston mi lascia e come le affronterò vista la difficoltà di questa canzone, che lascia davvero poco tempo per respirare. La vivo come una sfida con me stesso, sarò pronto».