Recensione

Una nuova, potente scossa dagli AC/DC

Il gruppo hard rock australiano ha dato alle stampe a metà novembre il diciassettesimo album in studio
Il gruppo è in attività dal 1973.
Alessio Brunialti
14.01.2021 16:42

Nuovo album degli AC/DC. Si intitola Power up ed è uscito da pochi giorni. Si tratta del definitivo congedo della band? Questo ce lo dirà il tempo, ma è certo che se la band ha deciso di mettere fine alla sua attività, ci ha tenuto a realizzare un disco dove la chitarra di Angus Young incontrasse ancora una volta la voce di Brian Johnson – che era stato momentaneamente congedato per motivi di salute, sostituito nei concerti dal fan Axl Rose – e dove alla sezione ritmica tornassero bassista e batterista dei tempi belli, Phil Rudd e Cliff Williams. E dove non c’è più nulla da fare, perché Malcolm Young è passato a miglior vita, basta restare in famiglia, ingaggiando nuovamente il nipote Steve Young alla chitarra ritmica. E il gioco è fatto. Il gioco è sempre quello, perché il sound non è cambiato in mezzo secolo. Gli AC/DC vivono in una bolla musicale dove tastiere e fiati sono esclusi a priori, dove gli accordi sono difficilmente più di quattro, dove riff, grinta e voce urticante sono tutto quello che serve per dare vita all’ennesimo party rock’n’roll. Power up non suona bolso, sicuramente è ripetitivo e già sentito (hey, tutti i dischi degli AC/DC lo sono: prendere o lasciare), ma è una bellissima nuova scossa elettrica.

AC/DC «Power up» (Sony Music).
AC/DC «Power up» (Sony Music).

Recensione apparsa su ExtraSette n. 47, 2020

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