Renzo Arbore infiamma Lugano

ESTIVAL JAZZ- Premio "alla barriera" del Corriere del Ticino per l'artista italiano, che non ha tradito le migliaia di persone accorse ad ascoltarlo
Premio alla carriera consegnato a Renzo Arbore da Fabio Soldati, presidente CdT
Red. Online
14.07.2018 23:50

LUGANO - Era il personaggio più atteso di Estival Jazz 2018 e non ha tradito le migliaia di persone accorse ad ascoltarlo: Renzo Arbore, accompagnato dalla sua leggendaria Orchestra italiana, ha infiammato ieri sera Piazza della Riforma in quella che gli organizzatori Jacky Marti e Andreas Wyden volevano fosse una grande festa per il 40.compleanno della loro creatura. E festa è stata, grazie appunto ad un Arbore che in splendida forma ha gestito il palcoscenico da consumato deejay. Il suo ruolo all'interno dell'Orchestra Italiana è infatti più quello di presentatore-animatore-intrattenitore che di semplice cantante e musico. Un po' perché la sua voce inizia a risentire degli acciacchi della... terza giovinezza, un po' perché la sua banda ha all'interno una lunga serie di grandi talenti che, da consumato "scout", Arbore valorizza al meglio. Il risultato è uno show composito, variato e allegro nel quale, tenendo come base la tradizione napoletana, Arbore spazia tra i generi, recuperando grandi capolavori della canzone italiana che, accompagnati da curiosi aneddoti e tanto humour, propone con arrangiamenti meravigliosamente "world" nei quali le sonorità e le ritmiche delle varie sponde del Mediterraneo si mescolano con il country, il blues, il jazz, lo swing, la tradizione cubana ma sempre conservando una forte impronta partenopea. Dall'iniziale Reginella a Maruzzella, da O Sarracino a Dicitencello vuje e Voce 'e notte passando attraverso omaggi a Modugno e Natalino Otto, a divertenti rivisitazioni di Dr. John (Smorza e'light) fino all'immancabile e trascinante Quann mamma ta fatta in versione jump blues, il concerto è stato un costante crescendo che ha scaldato progressivamente il pubblico e che si è concluso, dopo oltre due ore e venti, con un medley di successi televisivi (Ma la notte no, La vita è tutta un quiz, Cacao meravigliao...). Nel mezzo anche la consegna del premio Corriere del Ticino sul quale lo showman non ha mancato di scherzare: "Datemi tutti i riconoscimenti che volete ma non un Premio alla Carriera che, normalmente, è l'anteprima di un Premio alla memoria", ha scherzato. Cosicché Jacky Marti e il presidente del Corriere del Ticino Fabio Soldati, lo hanno trasformato in un estemporaneo "Premio alla Barriera" con il quale riconoscere l'abilità mostrata da Arbore, in carriera, di abbattere tutte le barriere di separazione tra i vari stili musicali.

La serata conclusiva di Estival Jazz 2018 è poi proseguita fino a tarda notte con un mini show (mica tanto mini...) di Claudio Taddei , con un breve ma intenso acquazzone e con il gospel non indimenticabile del London Community Gospel Choir. Ma purtroppo per tutti loro, tutta l'energia nell'aria l'aveva già consumata Renzo Arbore....

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