Piccolo schermo

The Looming Tower, una serie su come si sarebbe potuto evitare l’11 settembre

In dieci puntate (ora in DVD) viene raccontato come le rivalità tra CIA ed FBI hanno contribuito al fallimento dell’intelligence statunitense - TRAILER
Paolo Gianinazzi
23.01.2019 13:27

Nel 2006 Lawrence Wright vince il Pulitzer grazie al suo «The Looming Tower: Al-qaeda and the Road to 9/11». Un libro splendido che racconta, dall’attentato all’ambasciata statunitense di Nairobi (nel 1998) all’undici settembre, l’evoluzione di Al-qaeda e – soprattutto – i contrasti e gli interessi contrapposti tra l’FBI e la CIA nella lotta al terrorismo

Da quel libro è nata una miniserie (The Looming Tower, appunto, pubblicata in Italia su Amazon Video tra marzo e maggio e recentemente in vendita in DVD) che a nostro modesto parere meriterebbe una diffusione più ampia di quella ottenuta fino ad ora.

Le dieci puntate (e sia chiaro: questa non è fiction) ricostruiscono i contrasti tutti interni all’intelligence americana negli anni che hanno preceduto gli attentati. Da una parte la CIA (l’Alec Station; la squadra incaricata fin dal 1996 di combattere Osama bin Laden), dall’altra l’I-49 (una squadra dell’FBI chiamata ad indagare sugli attentati di Nairobi e alla USS Cole nello Yemen, e ovviamente a prevenirne di nuovi).

Tema centrale di Looming Tower è, appunto, tentare di capire se davvero gli attentati dell’11 settembre sarebbero potuti essere evitati (smantellando la cellula guidata da Mohamed Atta - che da tempo si trovava su suolo americano) se solo la CIA non avesse tenuto nascosto all’FBI le informazioni in suo possesso. Informazioni che il Bureau aveva chiesto da tempo. E tenta anche di spiegare l’atteggiamento della CIA, restia a condividere informazioni perché «l’FBI avrebbe girato il mondo arrestando dei pesci piccoli e facendo tanto rumore mediatico», impedendo così (questo almeno si credeva a Langley) di arrivare ai veri squali di Al-qaeda. Tutto ricostruendo quanto emerso dalle audizioni della Commissione nazionale sugli attacchi terroristici. Un atteggiamento che però ha poi portato a uno dei più grandi patatrac nella storia dell’anti-terrorismo. La serie sembra dunque inconsapevolmente fare da contraltare a Zero Dark Thirty (il film che ripercorre invece la cattura di bin Laden).

Nel cast spiccano Jeff Daniels (che interpreta John O’Neill, responsabile della I-49), Peter Sarsgaard (capo di Alec station), l’attore francese Tahar Rahim (che interpreta l’agente speciale Ali Soufan), Wrenn Schmidt e Alec Baldwin. L’unica pecca della serie riguarda le inutili - perlomeno per quanto riguarda il filone principale della narrazione - scene d’amore dei personaggi. Chi ha scelto di guardare le dieci ore di «The Looming Tower» lo ha fatto per farsi un’idea più precisa di quanto accaduto nelle pieghe nascoste dell’intelligence statunitense, non certo per ficcare il naso nelle love story di Ali Soufan o di O’Neill.