E se la peggiore squadra del pianeta partecipasse ai Mondiali del 2026?
Serve una buona dose di fantasia, lo riconosciamo. E però lo scenario che stiamo per dipingere - clamoroso e impensabile solo fino a qualche anno fa - non va escluso a priori. È il marzo del 2026. E la Svizzera, che durante le qualificazioni non è riuscita a scrollarsi di dosso fragilità e problemi generazionali, si ritrova invischiata nei playoff che determineranno le ultime invitate ai Mondiali americani. Il nome del primo avversario dei rossocrociati fa sorridere. Ma quel posto lì, agli spareggi, se l’è conquistato sul campo. Di chi si tratta? Di San Marino. Ranking FIFA alla mano, la peggiore squadra del pianeta.
Torniamo al presente. E alle ragioni che, appunto, potrebbero trasformare un’eventualità remota in un incrocio possibile. La Serenissima ha appena riscritto la storia. Battendo 3-1 il Liechtenstein all’ultima curva del girone, la selezione sammarinese ha conquistato la vetta della classifica e, di riflesso, la promozione nella Lega C della Nations League.
Una serata memorabile
Al Rheinpark di Vaduz gli uomini di coach Cevoli hanno vissuto una serata memorabile. Mai, in 34 anni di vita, San Marino era stato capace di imporsi in trasferta e mai aveva realizzato tre reti in una partita ufficiale. È successo, sì, contro una formazione che ha segnato il destino calcistico del microstato incuneato tra Emilia Romagna e Marche. Tutti e tre i successi ottenuti sin qui, in effetti, sono arrivati al cospetto del Liechtenstein, battuto una prima volta in amichevole nel 2004, sconfitto nella gara d’andata lo scorso settembre - tramonto di una serie di 140 partite senza gioia - e infine piegato lunedì sera. Okay, ma che valore dare, dunque, al sorpasso in graduatoria ai danni di Gibilterra e al primato di gruppo?
A fare testo sono le regole per le qualificazioni alla Coppa del Mondo in ambito UEFA. I lasciapassare a disposizione sono 16, così suddivisi: 12 alle vincitrici dei gironi di qualificazione che saranno sorteggiati il 13 dicembre e 4 alle nazionali che la spunteranno ai citati playoff, ultima porta girevole con sbocco su Stati Uniti, Canada e Messico. Anche agli spareggi in questione accederanno 16 selezioni: da un lato le 12 seconde classificate nei gruppi di qualificazione - lo spauracchio elvetico -, dall’altro le migliori prime dei gironi di Nations League (dalla Lega A alla Lega D). E in quest’ultimo caso, va da sé, verranno considerate le compagini che non si sono piazzate in prima e seconda posizione lungo il cammino verso la Coppa del Mondo.
Eletti per esclusione?
Le chance di San Marino nascono proprio grazie alla variabile della Nations League, evidentemente non così priva di significato per alcune realtà. I quattro posti extra spetteranno di diritto a Spagna (Lega A), Portogallo (Lega A), Germania (Lega A), Francia (Lega A), Inghilterra (Lega B), Norvegia (Lega B), Turchia o Galles, (Lega B), Cechia o Georgia o Albania (Lega B), Macedonia del Nord (Lega C), Romania o Kosovo (Lega C), Svezia o Slovacchia (Lega C), Irlanda del Nord (Lega C), Moldavia (Lega D) e - per l’appunto - San Marino (Lega D). Ebbene, si può già prevedere che le formazioni della Lega A chiuderanno le qualificazioni al primo posto. Stesso discorso per l’Inghilterra. A garantire i playoff, lo ricordiamo, sarà però anche il secondo rango dei dodici gruppi UEFA. Dodici posti per dodici squadre, ed è probabili che fra queste figurino diverse delle nazionali di vertice nella Lega B e C di Nations. A ogni casella occupata, dunque, si scalerebbe verso il basso, se necessario fino a coinvolgere Moldavia e San Marino. Clamoroso? Sì. Impossibile e fantascientifico? No.
Svizzera in prima fascia
A ridurre le probabilità di uno spareggio tra Svizzera e San Marino è lo status dei rossocrociati, retrocessi nella Lega B di Nations League ma ciò nonostante teste di serie ai sorteggi dei gironi di qualificazioni al Mondiale. Tradotto: Xhaka e compagni non se la vedranno con big quali Spagna, Francia, Inghilterra e Portogallo. In seconda fascia, pronte a scippare agli elvetici il primo posto del gruppo, spiccano tuttavia selezioni spigolose: Turchia, Svezia, Polonia, Norvegia, Grecia, Ucraina o la solita Serbia. In terza fascia calano livello e concorrenzialità, con Slovenia, Irlanda, Albania fra le più attrezzate del lotto. Quarta e quinta fascia non dovrebbero per contro togliere il sonno alla squadra di Yakin. San Marino, che il 14 novembre del 1990 visse l’esordio internazionale proprio contro la Svizzera, rientra ovviamente sotto l’ultimo cappello. E se dovrà essere sfida, speriamo che il tutto rimanga entro i confini dei gironi di qualificazione.