La Svizzera non si scalda nemmeno alle Canarie
Si è chiusa con una sconfitta la Nations League della Svizzera. Già sicuri della retrocessione nella Lega B, i rossocrociati sono caduti a Tenerife, contro la Spagna. È finita 3-2 per i padroni di casa, capaci di trovare il gol vittoria all'ultimo respiro. Peccato. Perché nonostante non affrontasse i campioni d'Europa, ma una loro versione light, la selezione di Murat Yakin meritava il pareggio.
E invece no. L'edizione 2024-25 della competizione UEFA si è dimostrata una volta di più stregata. Dopo un primo tempo disputato su ritmi bassissimi, e chiuso con gli iberici in vantaggio grazie alla rete di Pino (dopo rigore parato da Mvogo a Pedri), la ripresa si è accesa. Anche perché i cambi di Yakin hanno scosso la Nazionale, inizialmente scesa in campo con Muheim largo a sinistra e il terzetto formato da Ugrinic, Sohm e Kutesa alle spalle di Amdouni.
Monteiro - gettato nella mischia dopo la pausa - ha firmato il pareggio dopo uno spunto personale, ma poi ha regalato il vantaggio a Gil, smarrendo la sfera nel cuore dell'area elvetica. È toccato a Zeqiri, pure lui subentrato, raddrizzare nuovamente il match, con un rigore trasformato a 5 dalla fine. Sembrava il giusto premio per la prova orgogliosa della Svizzera. Purtroppo, però, l'ennesima ingenuità - in questo caso sotto forma di un fallo evitabile di Sierro - si è tramutata nel rigore decisivo firmato da Zaragoza nei tempi di recupero.