Saipi a gamba tesa sui compagni: «Qualcuno sembrava in vacanza»
La delusione, nei corridoi della TCS Arena, è stata palpabile. Da una parte, c’era uno spogliatoio in festa, dall’altra una rosa abbacchiata dinanzi a una gara sofferta. A metterci la faccia, in casa bianconera, è stato Amir Saipi. È stato senza dubbio duro, nei suoi giudizi, il portiere del Lugano. Il netto 4-1 subito dal Backa Topola è andato di traverso all'estremo difensore kosovaro. «Questa non è la squadra che conosco io. Il problema è che siamo entrati in campo senza motivazioni e senza voglia. Qualche giocatore non era sul pezzo e qualcuno, forse, pensava di essere in vacanza. Quando l’approccio è questo e la mentalità è sbagliata si rischia di subire sconfitte di questo tipo. Abbiamo una grande squadra ma oggi non l’abbiamo dimostrato. Dobbiamo essere addirittura felici di aver perso “solamente” 4-1. Infatti, già nel primo tempo avevano avuto diverse occasioni per timbrare più volte il cartellino. Prima del match avevamo studiato attentamente le immagini dei nostri avversari, sapevamo che giocano un calcio propositivo e che sono tecnicamente molto validi. Dal primo minuto loro sono stati concentrati e hanno lavorato in maniera giusta per vincere la partita, noi no».
«Chiedo scusa ai tifosi»
Tanto, insomma, non ha funzionato e qualcosa, allora, va sistemato. «Sì, ma non possiamo sempre parlare nello spogliatoio, dobbiamo farlo anche sul campo. Significa aiutarsi a vicenda e questo è mancato. Da parte mia io posso solamente chiedere scusa ai nostri tifosi che sono venuti fin qui - o che ci hanno seguito da casa - in un giorno lavorativo. Chiedo scusa per come si è comportata la squadra».