Lugano

«Che personalità, a Istanbul ce la giochiamo»

Mattia Croci-Torti è un po' arrabbiato per le quattro reti incassate e per i troppi errori individuali, ma anche molto fiero della sua squadra
© KEYSTONE/PETER KLAUNZER
Red. Sport
23.07.2024 23:18

Un pochino arrabbiato, «perché quattro gol non dovremmo mai prenderli e certi errori non si devono commettere», ma anche tanto fiero. È così che Mattia Croci-Torti si è presentato ai microfoni della RSI: «Abbiamo disputato una partita di grande personalità, entrando in campo con la mentalità giusta, facendo capire, sin dal primo minuto, di non voler essere dei comprimari, di non voler stare a guardare il Fenerbahçe. Poi, come ho detto, a questi livelli certi errori individuali li paghi tutti. Non puoi permetterteli. Se concedi tre occasioni a Dzeko, lui ti segna tre gol. Ora però guardiamo avanti con grande fiducia. Dapprima alla sfida di sabato a Basilea, poi alla gara di ritorno a Istanbul. Andremo in Turchia con la consapevolezza di giocarcela. Dovremo essere ancora più coraggiosi, ancora più bravi. Ma serate come queste ti fanno crescere. Abbiamo dimostrato di non avere paura di nessuno». Già protagonista in negativo contro il GC all’esordio in campionato, stavolta Mai ha regalato agli avversari il gol del 3-2: «Ma io non punto il dito contro nessuno dei miei ragazzi. Lukas sa di dover essere più concentrato, ma è proprio in momenti come questi che dovremo stargli tutti ancora più vicini». Il Crus commenta così il mancato intervento arbitrale per un fallo su Zanotti, poco prima del rigore valso l’1-1 turco: «Non pensiamo a queste cose, preoccupiamoci di non sbagliare noi».

Autore dell’1-0 bianconero dopo 4 minuti, Ayman El Wafi è sulla stessa linea del suo allenatore: «Siamo stati una vera squadra fino alla fine, anche nelle difficoltà. Gli errori capitano e a questi livelli li paghi, è vero. Ma adesso pensiamo alle prossime partite. Vogliamo andare in Turchia a giocare una grande gara. Il gol del 4-3 ci lascia sperare e quindi dobbiamo crederci. La mia rete? Sono felice, ma le individualità passano in secondo piano. Come è stato marcare Dzeko? Beh, lui è molto forte, ci ha fatto male, è stato un cliente difficile per la nostra difesa».

Così José Mourinho: «Il risultato non può lasciarci tranquilli, ma a casa nostra avremo 50 mila tifosi in campo con noi. La gara non è stata facile, non abbiamo iniziato bene. Non ho voluto dare alibi ai miei giocatori prima della partita, ma la verità è che giocare su un campo di plastica non è vero calcio. Ci ha messi in difficoltà».

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