«I due portieri hanno fatto grandi cose»

Come sarebbe finito il primo tempo senza i miracoli di Juvonen? E il secondo senza le magie di Säteri? «Sì, i due portieri hanno fatto grandi cose», dice Johnny Kneubühler. Dopo venti minuti di Bienne e altri venti di Ambrì Piotta, chiusi sull’1-1, la partita si è decisa nell’ultima frazione. A spezzare l’equilibrio è stato Rathgeb, lesto ad anticipare Eggenberger su un disimpegno azzardato di Heed, per poi andare a firmare il 2-1 al 46’. Haas ha chiuso i conti a porta vuota, prima dell’inutile rete di Lilja a due secondi dalla fine, buona soltanto per la fiducia dell’attaccante svedese, a secco dal 18 novembre. Un gol meritato per lui, tra i più attivi in casa leventinese. Almeno tre le occasioni avute dal numero 29 per firmare una rete ben più pesante. Ma ogni volta Säteri gli ha sbattuto la porta in faccia.
C'è frustrazione
I rimpianti non mancano, in casa biancoblù. Basti pensare al palo del rientrante De Luca, 4 minuti prima del gol di Rathgeb. Sopravvissuto a un primo tempo passivo, con tanto spazio concesso agli ospiti, l’Ambrì ha poi saputo cambiare marcia. Ma ha sprecato troppo. Anche in superiorità numerica, con il gol in 5 contro 4 di Heed arrivato in risposta allo 0-1 dell’ex Burren in «shorthand». «Prevale la frustrazione», ammette Kneubühler. «Se avessimo vinto, non avremmo rubato nulla. È però mancato il necessario lavoro sporco davanti alla porta avversaria».
La sconfitta fa doppiamente male, perché i biancoblù hanno subito il sorpasso in classifica da parte del Bienne. Ora decimi, Johnny e compagni tenteranno il controsorpasso già domani sera alla Tissot Arena, nel secondo atto di questo «back to back». «Dovremo azzerare la mente e ripartire, senza però dimenticare le cose positive mostrate nella prima sfida. Bisognerà giocare in modo più diretto, dare tutto ed essere più fisici. Magari saremo più brutti da vedere, ma in questo modo potremo portare a casa 3 punti».
L'ultima volta?
Stasera Kneubühler potrebbe giocare la sua ultima partita a Bienne da avversario. «Magari ci affronteremo nei playoff», ribatte sorridendo il futuro attaccante dei seeländer. Per poi ribadire il suo attaccamento ai colori biancoblù: «Questo, per me, non è un weekend diverso dagli altri. Oggi la mia squadra del cuore è ancora l’Ambrì Piotta, non il Bienne. Darò il massimo per questa maglia, fino all’ultimo cambio».