Daniele Grassi: «Dobbiamo ritrovare urgenza e concentrazione per chiudere bene il 2024»
In attesa di Natale e Capodanno, Dario Bürgler sarà ben contento di essersi messo i festeggiamenti personali alle spalle. Mercoledì, nel giorno del suo 37. compleanno, la squadra è affondata a Losanna. Stasera, in occasione della sua millesima partita in National League, è stato il Rapperswil a trafiggere l’Ambrì a ripetizione. La cerimonia a lui dedicata prima della partita, con l’emozionante abbraccio del figlio, resterà l’unico momento da ricordare in una serata che i leventinesi dovranno dimenticare in fretta. Già oggi a Kloten.
Tornano le cattive abitudini
Prima della pausa, i biancoblù avevano battuto ZSC e Davos grazie alla solidità difensiva. Contro i grigionesi, era pure arrivato il primo «shutout» stagionale. Nelle due gare dopo la sosta, questa compattezza si è dissolta. E sono riaffiorate le cattive abitudini: 5 reti incassate a Malley, 6 in casa contro i Lakers. Poco concreto nei primi dieci minuti della partita, dominati per ritmo, voglia e tiri in porta (10 a 2), l’Ambrì Piotta si è in seguito adagiato. E si è fatto male da solo, con una lista infinita di errori e ingenuità. Emblematica la serata di Chris DiDomenico. Con un assurdo passaggio in zona d’attacco - in backhand e a mezza altezza -, il canadese ha spianato la strada al 2-0 di Jensen. Poi, sul 3-1 per gli ospiti, DiDo ha vanificato un power-play a favore, trasformatosi in un’inferiorità numerica per un colpo a gioco fermo ai danni di Fabian Maier, punito con un 2’+2’. Estremamente cinico, il Rappi ne ha approfittato per segnare il 4-1. La bella doppietta di Kubalik a cavallo tra secondo e terzo tempo ha illuso la Gottardo Arena, ma l’immediato 5-3 sangallese ha spento l’entusiasmo e le speranze dell’Ambrì Piotta, fragile e incapace di cogliere gli attimi.
«Loro più incisivi»
«Il Rapperswil è stato molto incisivo nei momenti giusti», dice Daniele Grassi. «Ogni volta che ci siamo rifatti sotto, loro hanno subito risposto con un gol. E questo ci ha un po’ tagliato le gambe. Avremmo dovuto rendere la vita del loro portiere più difficile con il lavoro sporco nello slot e soprattutto lavorare meglio difensivamente. Abbiamo lasciato troppo spazio davanti alla nostra porta, per i Lakers è stato facile entrare nella zona pericolosa. Prima della sosta eravamo stati molto bravi a tenere gli avversari all’esterno, anche quando non avevamo in mano il gioco. Dobbiamo ritrovare urgenza e concentrazione per chiudere bene il 2024».