Hockey

David Aebischer: «Siamo arrabbiati e frustrati»

La sconfitta all'overtime del Lugano a Porrentruy ha messo a nudo i limiti della squadra diretta da Luca Gianinazzi
© KEYSTONE/Jean-Christophe Bott
Giacomo Notari
29.11.2024 23:30

L’incubo bianconero continua. Peccato per il Lugano che sia tutto vero. Contro l’Ajoie la squadra di Luca Gianinazzi ha mostrato tutti i suoi limiti. Di nuovo. Non è stato altro che un’illusione, il vantaggio di tre reti a oltre metà partita. L’Ajoie ha troppo facilmente capovolto un incontro che il Lugano avrebbe dovuto comodamente portare a casa. E così, ai supplementari, è arrivata l’ottava sconfitta nelle ultime undici partite. Una perfetta fotografia del periodo di crisi attraversato dai bianconeri.

Sconcertante fragilità

A preoccupare, più che l’atteggiamento dei bianconeri, nettamente miglioredi quello di martedì contro il Langnau, è stata la fragilità della squadra di Gianinazzi. E anche la sua ingenuità. Si, perché lo aveva detto, Luca Fazzini, prima della trasferta nel Giura. Bisognava evitare di regalare powerplay all’Ajoie. E invece, dopo l’1-3 segnato da Turkulainen, i bianconeri sono incappati (con Schultz e Thürkauf) in una doppia situazione di inferiorità numerica, sfruttata dai padroni di casa. «Abbiamo analizzato il loro power-play e sapevamo che sarebbero stati pericolosi, e invece siamo caduti in penalità evitabili», ha ribadito David Aebischer dopo la disfatta. «Siamo arrabbiati, perché non abbiamo fatto quello che dovevamo. Ed è frustrante, perché c’è stato un grande sforzo da parte della squadra. Abbiamo dato praticamente tutto, e alla fine perdiamo per via dei dettagli. È un po’ il sunto della nostra stagione fin qui». L’analisi del difensore ex-Rapperswil conferma tutti i limiti di una squadra che, pur scendendo sul ghiaccio con la giusta mentalità e segnando quattro reti al fanalino di coda, trova il modo di lasciarsi scappare il successo.

L'ultima spiaggia

Contro l’Ajoie contava solo vincere, e il Lugano invece ha perso. E adesso? Fortuna – si fa per dire - che l’ennesima possibilità del tanto atteso riscatto sia dietro l’angolo. Questa volta, però, la sensazione è che la partita casalinga contro il Friburgo possa davvero essere l’ultimo jolly a disposizione della squadra bianconera per evitare di trovarsi in una situazione critica. «Onestamente la partita da dentro o fuori era già quella di Ajoie», ha sottolineato Aebischer. «Siamo venuti qui un giorno prima per prepararci al meglio, volevamo davvero i tre punti. Non ci resta altro che vincere in casa, soprattutto per i nostri tifosi che meritano ben altro». Chissà che ambientino tirerà, stasera alla Cornèr Arena.

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