Isacco Dotti: «Due penalità ci sono costate la partita»
Un’altra partita di alto livello contro un «top team», ma con un finale decisamente più amaro rispetto alla vittoria della sera prima in casa dello Zugo. Contro il Losanna capolista, nella 900. gara di Filippo Lombardi da presidente, l’Ambrì se l’è giocata alla pari. E al 48’26’’ si è pure trovato meritatamente in vantaggio grazie al 2-1 di Landry. I biancoblù stavano spingendo e gli ospiti erano in affanno. A quel punto, però, è emersa la vera differenza tra le due squadre. Con due power-play ravvicinati, i vodesi hanno ribaltato la situazione, chiudendo poi i conti con il definitivo 4-2 a porta vuota. I leventinesi, invece, non hanno saputo sfruttare le loro quattro superiorità numeriche. Compresa quella avuta poco dopo il 2-2 di Jäger. E in una situazione di classifica che resta delicata, con tante squadre a battagliare per entrare nelle prime dieci, questa serata da zero punti fa particolarmente male. Bürgler e compagni dovranno tenersi stretti le sensazioni positive, la consapevolezza di essere in buona forma. Lasciandosi scivolare addosso la frustrazione.
Special team decisivi
«Sì, c’è amarezza», ci conferma Isacco Dotti. «Alla fine hanno fatto la differenza gli special team. C’è poco da aggiungere». Dopo il gol del 2-1, tutto sembrava apparecchiato per l’ennesimo colpaccio contro una grande. Poi, però, le penalità rimediate da Bürgler e Kostner hanno rovinato i piani. E lasciato a bocca asciutta il pubblico della Gottardo Arena. «Quelle due penalità ci sono costate la partita», prosegue il difensore ticinese. «Peccato, perché è stata una bella partita, giocata a viso aperto da entrambe le squadre. In cinque contro cinque è stata una lotta incessante, gli spazi erano chiusi e abbiamo duellato tantissimo alle balaustre. Come capita spesso in questi casi, le situazioni di 5 contro 4 hanno fatto pendere l’ago della bilancia da una parte». Quella romanda.
Vantaggi di breve durata
Ancora privo di Senn e con Curran sempre in sovrannumero, l’Ambrì è andato sotto dopo un quarto d’ora, trafitto da Prassl. La reazione leventinese è stata immediata: a De Luca sono infatti bastati 27 secondi per pareggiare, sfruttando l’ottimo assist di Pestoni. Dopo un periodo centrale chiuso senza reti, nel terzo tempo l’Ambrì ha preso il controllo del match, trovando il già citato 2-1 di Landry al 48’26’’. Tutto è però fuggito velocemente di mano ai biancoblù, con il bastone alto di Bürgler al 48’43’’ e la staffilata all’incrocio di Jäger dopo appena 7 secondi di superiorità numerica. Meno di un minuto dopo è stato espulso Bozon, ma il power-play di casa non ha mai davvero trovato ritmo. Al contrario di quello vodese, che ha ribaltato la partita grazie al 3-2 di Raffl al 56’35’’, con Kostner punito per aggancio. Penalità severe? Isacco Dotti non se la sente di contestare l’arbitraggio. Una sua idea però se l’è fatta: «C’è un po’ di frustrazione, perché in una partita così, molto combattuta e di alto livello, ci potevano stare delle chiamate diverse. I direttori di gara avrebbero potuto lasciar correre di più, concedendo la battaglia. Si avvicina la fine della stagione e d’ora in poi si lotterà sempre di più per ogni centimetro. Anche gli arbitri dovranno adeguarsi».