Non bastano le occasioni e un bravo Senn, questo Ambrì Piotta non sa più vincere
Alla costante di inizio stagione si sta aggiungendo una sgradevole tendenza, in casa Ambrì. A Bienne i leventinesi hanno nuovamente - per la nona volta in diciassette partite - diviso la posta in palio, andando oltre la terza sirena. A preoccupare è però il risultato finale, che per la sesta volta nelle ultime sette uscite è stato negativo per Pezzullo e compagni. «Abbiamo avuto le occasioni per chiuderla prima e non l’abbiamo fatto», ha commentato il difensore ticinese a fine gara. Un’analisi che difficilmente si può contraddire, me che sta però diventando ricorrente in casa biancoblù, a dimostrazione che qualcosa non va. I risultati sono lì a testimoniarlo, e la dinamica della sfida contro degli Seelander lontani dal loro migliore livello, a tratti dominati, ma ciononostante capaci di sconfiggere l’Ambrì Piotta, non hanno nulla di rassicurante.
Bienne rilanciato dal nulla
L’impressione visiva lasciata sul ghiaccio dai biancoblù è stata a tratti positiva. Non brillante, ma sicuramente preferibile a quanto mostrato dai padroni di casa. Approfittando del suo primo special team di serata grazie a Bürgler, l’Ambrì Piotta si era pure messo sui binari giusti. E invece, nonostante i biancoblù avessero in mano il pallino del gioco, questi ultimi hanno rilanciato il Bienne. Disco perso da DiDomenico, penalità, ed è subito stato pareggio del sempre temibile Rajala (28’08’’, 1-1). «Sicuramente quella penalità e quella rete ci hanno un po’ tagliato le gambe, ma abbiamo dimostrato di poterci rialzare lottando duramente e creandoci parecchie occasioni», ha sottolineato Rocco Pezzullo. Il problema attuale dei leventinesi, tuttavia, è proprio lì: i biancoblù stanno facendo tremendamente fatica a mettere in cassaforte un risultato che, per quanto visto sul ghiaccio, avrebbero meritato.
Bisogna cambiare marcia
Forse, per intanto, è meglio dirlo sottovoce. Sta di fatto, però, che i risultati negativi messi in linea dall’Ambrì Piotta sono quelli di una squadra in crisi. Una squadra che deve anche trovare i giusti automatismi dopo la partenza di Lilja e l’arrivo di DiDomenico, ci mancherebbe. In questo senso la pausa delle nazionali in programma dopo la partita contro il Berna sarà utile. Proprio quest’ultimo appuntamento con gli Orsi, prima di «staccare un po’», come detto da Pezzullo, sarà più che importante per non lasciare i brutti pensieri invadere la testa dei biancoblù durante i prossimi giorni. «Daremo tutte le energie che abbiamo in corpo», ha concluso Pezzullo.
CHI PIÙ, CHI MENO
+: Tim Heed. La rete dell’Ambrì, segnata da Bürgler, è in gran parte merito della sua visione di gioco e del suo passaggio. Mostra una gran solidità in difesa, guidando la retroguardia, e in attacco non si nasconde.
-: Christopher DiDomenico. La sua ingenua penalità dopo un disco perso in zona offensiva, di fatti, rilancia un timido Bienne. Sul fronte dell’attacco non incide, nonostante gli escano dal bastone qualche passaggi insidios.