Hockey

Zaccheo Dotti vede il bicchiere mezzo pieno

I punti potevano essere tre, ma l’Ambrì Piotta si gode la prima vittoria stagionale ottenuta ai rigori contro il Kloten – Il difensore ticinese: «Subire il pareggio nei minuti finali è sempre frustrante, ma abbiamo reagito bene»
© KEYSTONE/Ti-Press/Andrea Branca
Fernando Lavezzo
21.09.2024 23:20

Terza partita di campionato, terzo overtime. Ai biancoblù piace talmente tanto giocare a hockey, che ogni sera fanno di tutto per regalarsi qualche minuto supplementare sul ghiaccio. La gara con il Kloten si è protratta addirittura fino ai rigori. E finalmente la Gottardo Arena ha potuto festeggiare la prima vittoria stagionale dopo le sconfitte contro Rapperswil e ZSC Lions. Merito delle trasformazioni di Dario Bürgler e Dominik Kubalik, mentre Janne Juvonen ha parato i quattro rigori avversari, meritandosi così il premio per il miglior giocatore in pista, alla pari del collega Sandro Zurkirchen. C’è comunque un po’ di rammarico, perché i punti avrebbero potuto, e forse dovuto, essere tre. Sì, perché in un bel primo tempo, vivace e propositivo, la squadra di Luca Cereda è andata meritatamente sul 2-0. Ad aprire le marcature, come venerdì a Zurigo, è stato Manix Landry. Un giocatore sempre più prezioso, in un ruolo chiave come quello di centro che ha visto Philippe Maillet aggiungersi alla lista degli infortunati dopo la trasferta alla SwissLife Arena. Il 2-0, arrivato in power-play, lo ha invece firmato lo stacanovista Jesse Virtanen, che chiuderà la sua partita con 27’02’’ di ghiaccio. Un apporto indispensabile il suo, alla pari di Heed, a maggior ragione in un reparto arretrato privato di Rocco Pezzullo, anche lui uscito malconcio dalla partita di Zurigo.

Rilassamento eccessivo

Padrone del match nei primi 20 minuti, l’Ambrì Piotta si è poi smarrito nella prima metà del periodo centrale. Il Kloten si è reso più volte pericoloso, ma non ha sfruttato le sue chance. Usciti indenni dal momento difficile, i leventinesi sono sembrati nuovamente in controllo fino ai primi minuti della terza frazione. Poi, un po’ dal nulla, è arrivato il 2-1 di Steiner che ha ridato energia e fiducia agli aviatori. Fiutando il peggio, Cereda ha chiamato il time-out al 54’19’’. Ma appena 20 secondi dopo Sami Niku ha potuto attraversare indisturbato il terzo di difesa avversario, andando a firmare il 2-2 che ha gelato il pubblico di casa. Prima dell’overtime gli ospiti hanno avuto le migliori occasioni per chiuderla, ma le parate di Juvonen e la capacità di soffrire hanno permesso ai leventinesi di restare in piedi.

Muovere la classifica

«Mi piace vedere il bicchiere mezzo pieno», ci dice Zaccheo Dotti. «Siamo stati nuovamente raggiunti nei minuti finali e questo è sempre frustrante, ma abbiamo reagito bene. Ogni sera siamo riusciti a muovere la classifica e questo aspetto, in un campionato così equilibrato, non va sottovalutato». Il difensore numero 27 analizza così la partita: «Abbiamo giocato un bel primo tempo, sull’onda della prestazione intensa fornita venerdì a Zurigo. Abbiamo schiacciato il Kloten, concedendo poco o nulla. Dopo il primo intervallo abbiamo commesso l’errore di togliere un po’ il piede dall’acceleratore. Il 2-0 è un risultato pericoloso, perché alla squadra che insegue basta poco per riprendere fiducia. Dobbiamo imparare ad uccidere le partite».

Fino a trenta secondi dalla fine dell’overtime, l’Ambrì non ha subito penalità. Una bella prova di disciplina e di maturità: «I power-play sono decisivi in questa lega», conclude Dotti. «Giocare in modo ordinato è uno dei nostri obiettivi e lo stiamo facendo bene».

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