Calcio

Nessuna rivale da urlo, una chance enorme

Il sorteggio delle avversarie di Conference League è dolceamaro per il Lugano: manca il grande nome e proprio per questa ragione ambire ai playoff dev’essere l’obiettivo minimo per gli uomini di Mattia Croci-Torti - Il tecnico: «Gent superiore, con le altre ce la giochiamo»
©EPA/SEBASTIEN NOGIER
Massimo Solari
30.08.2024 20:31

Il Lugano è atterrato a Malpensa nel tardo pomeriggio. E, dopo l’amara e per certi versi pesante eliminazione nel playoff di Europa League per mano del Besiktas, il rientro da Istanbul non dev’essere stato dei più entusiasmanti. Il sorteggio andato in scena a Montecarlo, mentre i bianconeri erano in volo, non ha infatti aiutato a riscaldare il cuore di staff e giocatori. No, i sei avversari pescati nell’ambito della nuova Conference League non sono di quelli che toccano la pancia. E il discorso vale pure per i tifosi - ticinesi e non - attesi alla Stockhorn Arena di Thun. In «casa», Bottani e compagni se la vedranno con i belgi del Gent, i finlandesi dell’Helsinki e i ciprioti del Pafos. In trasferta si terranno per contro i match con i polacchi del Legia Varsavia, i serbi del TSC Backa Topola e i cechi del Mladá Boleslav. Con tanti cari saluti al concetto di «sex appeal».

Il paradosso? Ora il Lugano può sognare in grande. Sportivamente parlando, gli abbinamenti definiti dai software della UEFA costituiscono un’enorme opportunità. Perché il rivoluzionato formato della terza competizione per club è di manica larga, come dimostrano i playoff garantiti alle formazioni che si classificheranno tra il 9. e il 24. posto del nuovo girone unico. Di spazio ce n’è, eccome, addirittura per fare un pensierino alle prime otto posizioni, sinonimo di ottavi di finali immediati. Per dire: complice le rinnovate coordinate dei tornei continentali, nelle scorse ore c’è già chi si è affrettato a calcolare il numero di punti necessari per far parte delle migliori o delle rimandate agli spareggi. Ebbene: si parla di 12 punti nel primo caso e di 7 nel secondo. Con quest’ultimo scenario, lo ribadiamo, che non fa rima con missione impossibile.

Motivazioni messe alla prova

Il Gent rappresenta senza dubbio l’ostacolo maggiore. La formazione belga, che in qualità di viceallenatore può contare su un certo Danijel Milicevic, vanta una solida esperienza internazionale. Per regalarsi l’Europa anche in questa stagione, però, il club si è dovuto aggrappare con disperazione all’ultimo treno concesso dal campionato nazionale. La trasferta con il Legia Varsavia, per contro, rischia di essere tremenda. I tifosi polacchi sono fra i più caldi e spigolosi a livello internazionale, con l’ambiente, dunque, che ricorderà i match esterni con Fenerbahçe e Besiktas. I punti, di conseguenza, il Lugano dovrà cercarseli soprattutto con le altre quattro contendenti. Tuttavia, questa Conference rischia di non essere solo una questione di classifica. Se per i preliminari di Champions e le qualificazioni in Europa League - per altro in pieno mercato - i giocatori del Crus non necessitavano di particolari pungoli, le motivazioni potrebbero vacillare al cospetto di TSC Backa Topola, Mladá Boleslav, Pafos e pure Helsinki. Figuriamoci se si dovesse disputare gli incontri in ambienti asettici.

Abbiamo una grande opportunità. Ogni successo e pareggio favorirà il ranking UEFA del club e quello della Svizzera. E rimanere nelle prime 15 nazioni è fondamentale per incrementare le chance di portare - dal 2026-27 - il calcio vero nel nostro nuovo stadio, davanti alla nostra gente
Michele Campana, CFO FC Lugano

«Per rosa, budget e storia, il Gent è sicuramente l’avversario più quotato dei sei» commenta Mattia Croci-Torti. «Con le altre - e a differenza della scorsa stagione, quando avevamo incrociato formazioni superiori sulla carta - ce la possiamo giocare alla pari. Guai però a mancare di rispetto a compagini che hanno chiuso i rispettivi campionati - e parliamo di Polonia, Cechia e Serbia - nelle prime posizioni». Il Lugano, ad ogni modo, non può nascondersi. «È il bello della nuova formula» riconosce l’allenatore. «Il superamento della prima fase rimarrà incerto sino alla fine e anche partire male non equivarrà a una sentenza. Sono davvero curioso di tuffarmi nella competizione e di impegnare i miei analisti nello studio di nuovi campionati (ride)».

Il nodo Stockhorn Arena

Il Chief Financial Officer del club Michele Campana ragiona invece in prospettiva. «Abbiamo la possibilità di focalizzarci sulla parte sportiva. Il che potrà produrre ricadute positive sia sul breve, sia sul lungo termine. Più punti si riusciranno a fare, maggiori saranno i ricavi da reinvestire per lo sviluppo della società. Alla luce delle squadre previste a Thun, d’altronde, i costi per la sicurezza saranno contenuti». E per quanto concerne il futuro? «Abbiamo anche la possibilità di ragionare in ottica 2026-27, quando finalmente potremmo esibirci all’AIL Arena» evidenzia Campana. «Ogni successo e pareggio favorirà il ranking UEFA del club e quello della Svizzera. E rimanere nelle prime 15 nazioni è fondamentale per incrementare le chance di portare il calcio vero nel nostro nuovo stadio, davanti alla nostra gente. Speriamo insomma che dai buoni risultati di questa Conference League possa dipendere la presenza a Lugano - un domani - del grande nome». Grande nome che, suggerivamo, non si vedrà a Thun. «Diciamo che ci hanno pensato i preliminari delle scorse settimane, vero stress test sul piano organizzativo» rileva il dirigente bianconero. Per poi ammettere: «Dare un’anima alla Stockhorn Arena sarà l’altra, grande sfida di questa edizione. Dovremo essere bravi a coinvolgere il più possibile i nostri tifosi e, perché no, pure la gente dell’Oberland bernese. E ciò, naturalmente, per non giocare in uno stadio vuoto».

Domenica arriva il San Gallo

Cornaredo tornerà per contro ad animarsi domenica pomeriggio, complice il ritorno della Super League. Reduce dalla sconfitta casalinga di due settimane fa con il Lucerna, il Lugano se la vedrà con il San Gallo, a sua volta qualificatosi per la Conference League e a quota 9 punti in classifica come i bianconeri.

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