Calcio

«Non abbiamo sottovalutato l'avversario»

L'allenatore del Lugano Mattia Croci-Torti si gode il passaggio del turno in Coppa - Il Bellinzona non sembra invece aver risentito dell'affaire Sesa
© Keystone / CHRISTIAN MERZ
Massimo Solari
21.08.2022 21:23

Non è incappato in figuracce. E nemmeno ha dubitato. No, il Lugano ha fatto il suo dovere all’esordio in Coppa Svizzera, lanciando al meglio l’inseguimento al trofeo conquistato poco più di tre mesi fa. Il Linth 04 - compagine di Prima Lega - è tutto sommato risultato un avversario meno spigoloso del previsto. E il 5-1 finale, insindacabile, è lì a dimostrarlo. Oddio, per avere la meglio dei glaronesi è comunque servita una gara accorta. Come pure la giusta dose di freddezza sotto porta, preziosa alleata in una competizione che ama sconfessare i pronostici. Godendo nel vedere soffrire i club più quotati. Dicevamo, non è stato il caso. Con il tecnico Mattia Croci-Torti che ci ha messo del suo per evitare di giocare con il fuoco. In campo è infatti scesa una sorta di formazione tipo; per intenderci la stessa - eccetto per Belhadj al posto di Bislimi a centrocampo - che una settimana fa aveva sconfitto il Basilea in campionato. Se a ciò si somma l’intraprendenza di Alan Arigoni, autore della doppietta che ha assicurato il passaggio del turno già nel primo tempo, ecco che per sfangare il pomeriggio soleggiato di Näfels non si sono resi necessari gli straordinari. Ed è meglio così.

«Attitudine giusta»

«Non abbiamo sottovalutato il nostro avversario, interpretando il match con l’attitudine giusta» conferma il Crus. Va da sé, più che soddisfatto per aver riabbracciato la Coppa con il sorriso. Ai sedicesimi di finale, tra quattro settimane, il Lugano se la vedrà con il Breitenrain (Promotion League). «E nel frattempo - prosegue l’allenatore bianconero - sento di conoscere molto meglio la mia squadra». Sì, con la pratica Linth 04 regolata senza tentennare, il Lugano si è messo alle spalle un mese intenso. Insidioso, anche. «Mi servivano partite - più che allenamenti - per comprendere dinamiche, posizioni predilette, affinità. E penso ai vari Doumbia, Mahou, Arigoni e Bislimi. Lo stesso Belhadj, in fondo, è una sorta di nuovo acquisto». E a proposito. Il mercato estivo è oramai agli sgoccioli. Ma a Cornaredo, tolto il terzo portiere Berbic, non è più sbarcato nessuno. «Senza Conference League la rosa va osservata da un’altra prospettiva» chiarisce Croci-Torti. Per poi precisare: «Nelle ultime due gare ho finalmente potuto contare su un gruppo di 18 giocatori. E in attesa che rientrino Aliseda, Amoura e Macek, non restano che due priorità sul fronte dei trasferimenti. Da un lato ingaggiare un terzino in grado di giostrare sia a sinistra, sia a destra. Dall’altro non perdere nessuno. Sappiamo che alcuni profili piacciono ad altri club e considerata l’imprevedibilità della coda del mercato, preferisco rimanere allerta».

A ritmo di Samba

Non ha dubitato il Lugano, e non lo ha fatto il Bellinzona. Le turbolenze della vigilia - con il braccio di ferro tra la società e il dimissionario David Sesa - non hanno insomma disorientato Tosetti e compagni. Solidi in trasferta contro il Widnau, avversario di 2. Lega interregionale al cospetto del quale si sono pure visti i neoacquisti Chacón e Romero. A trascinare la squadra guidata ad interim da Fernando Cocimano è però stato Tresor Samba. Già, proprio il giocatore che - si sussurra - ha causato il cortocircuito tra l’oramai ex allenatore e il patron Pablo Bentancur. Poco impiegato dal primo, ma sponsorizzato dal secondo, l’attaccante ha realizzato una doppietta nel 4-1 che ha permesso all’ACB di tornare a sorridere. E in attesa di scovare il nuovo condottiero - quello in panchina -, i sopracenerini hanno pescato il Lucerna.

Solo il Chiasso «ribaltato»

Il weekend di Coppa ha visto gioire praticamente tutti i favoriti. Tutti tranne uno. Il Chiasso. I rossoblù - alle prese con la seconda stagione consecutiva in Promotion League e le bizze della nuova proprietà - non sono stati capaci di far valere la categoria superiore sul campo del Rotkreuz (Prima Lega), al contrario padrone del match e al novantesimo premiato con un rotondo 3-0.

E ora l'Arbedo sogna gli ottavi

C’è anche l’Arbedo-Castione tra le 32 elette che si sfideranno il 16-17 e 18 settembre. La squadra allenata da Aleksandar Djuric - protagonista del campionato di Seconda Lega regionale - non è cascata nel tranello Wittenbach, rivale di 3. Lega. I bellinzonesi hanno conquistato una partita che sembrava perduta, raddrizzandola allo scadere, prima di tramutarla in gioia pura nei tempi supplementari. E il meglio, appunto, deve ancora venire. Nei sedicesimi di finale l’Arbedo-Castione avrà infatti un’occasione ghiottissima. Sì, sognare dei clamorosi ottavi non è reato. Anzi. La rivale dei sopracenerini sarà il Sarmenstorf, impegnato nella Seconda Lega argoviese. Nessuna delle due formazioni, quindi, osserverà l’altra dall’alto.

Anche il Gambarogno-Contone sperava di fare un passo in più. Accedendo a uno stadio della competizione che, sinora, si è sempre negato alla società guidata da Luca Belossi. Alla vigilia, non a caso, il presidente dei locarnesi flirtava con il colpaccio. «Loro sicuramente avranno un maggiore ritmo nelle gambe. Ma noi crederemo nell’impresa, e anche in un pizzico di fortuna. Nelle nostre ultime quattro presenze in Coppa non siamo mai riusciti a superare il 1. turno». Loro, nello specifico, sono i giocatori del Kriens. Che, a Magadino, non hanno lasciato scampo alla compagine di Gabriele Censi. I lucernesi, freschi di retrocessione in Promotion League, hanno fatto valere le due categorie di differenza, archiviando l’incontro con un inequivocabile 5-0.

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