Sci alpino

Tra Sölden e Cortina, Gut-Behrami guarda anche al suo futuro

Le prospettive della ticinese, che cerca il quarto trionfo sul ghiacciaio del Rettenbach, sono cambiate - Le rivali per i giochi che contano sono le stesse di sempre
Lara Gut-Behrami insegue il suo quarto successo sul ghiacciaio del Rettenbach. ©Keystone/Jean-Christophe Bott
Alex Isenburg
25.10.2024 23:30

C’è chi smette e decide di riprendere e c’è chi, invece, sembrava intenzionata a smettere ma decide di continuare. Niente di ancora confermato, sia chiaro, ma le intenzioni di Lara Gut-Behrami parrebbero proprio queste. La ticinese fino a pochi mesi fa aveva indicato questa stagione come, verosimilmente, l’ultima della carriera. Ebbene, recentemente – ai microfoni della RSI – la 33.enne di Comano ha fatto un passo indietro e la motivazione, d’altro canto, è di peso. «Arrivavo da una stagione particolarmente impegnativa e mi mancava la lucidità, ero stanca ed era il momento più stupido per parlare di queste cose. Ciò che mi spinge e mi invoglia a continuare è il desiderio che ho sempre avuto nella mia carriera, ossia voler creare un progetto famigliare e le Olimpiadi – fatta eccezione per mio papà - non ho mai potuto viverle al fianco delle persone più importanti della mia vita. Vivere questa esperienza a Cortina potrebbe essere uno stimolo o sarebbe un coronamento degno della mia carriera».

Le prospettive di Lara, insomma, sembrano cambiate. Quelle a medio termine, almeno, perché nell’immediato il focus è tutto sulla gara di oggi, quando la detentrice della coppa di specialità proverà a centrare il quarto trionfo a Sölden. Intanto è fresca la notizia che, dopo 12 anni di collaborazione, le strade della ticinese e della Ragusa (noto marchio del gruppo Camille Bloch) si separano.

Le rivali di Lara , almeno sulla carta, sono le solite di sempre: Shiffrin, Hector e Brignone in primis. Occhio, inoltre, anche ad Alice Robinson, l’unica - assieme a Zrinka Lutic - nata dopo il 2000 e in grado di chiudere l’ultima generale nella top30. «Al momento manca un ricambio - ha affermato Michelle Gisin sulla questione - e bisogna capire se è la nostra generazione a risultare troppo forte oppure forse in quella successiva sono arrivati meno talenti». A proposito di veterane, in diverse - al pari del settore maschile - sono pronte al rientro. A cominciare da Wendy Holdener, poi - attorno a dicembre - potrebbe essere il turno di Petra Vlhova e Sofia Goggia, mentre resta ipotetico ma affascinante il «comeback» di Lindsey Vonn. Ritiratasi nel 2019, Vonn avrebbe risolto i problemi al ginocchio destro che tanto la assillavano.

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