Il caso

A2-A13, il tetris delle varianti

Collegamento veloce fra Bellinzonese e Locarnese: l'Ufficio federale dell'ambiente ha messo sul tavolo l'alternativa di sponda destra - L'ultima parola spetta però al Consiglio federale
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
28.03.2025 14:24

Premessa d’obbligo: l’ultima parola spetta al Consiglio federale. Ma, come abbiamo riferito oggi online e nelle pagine di Bellinzona, è (ri)spuntata una variante alternativa per il collegamento A2-A13 fra il Bellinzonese ed il Locarnese. Quanto preannunciato, quasi in sordina, dal vicedirettore dell’Ufficio federale delle strade Guido Biaggio durante il dibattito promosso dal PLR della capitale trova conferme.

Cantone ed USTRA

L’Ufficio federale dell’ambiente ha messo sul tavolo il percorso di sponda destra rispetto al tracciato autostradale di circa 11 chilometri (di cui 8 sotterranei) tra i due agglomerati - elaborato dal Cantone ed «ereditato» dall’USTRA - con l’obiettivo di migliorare le condizioni della mobilità e della sicurezza della circolazione sul Piano di Magadino. Un’idea, quest’ultima, sostenuta quasi da tutti: Città di Locarno, Comuni, commissioni regionali dei trasporti dei due distretti e, soprattutto, dalle associazioni ambientaliste ma non dai contadini.

Tutti presentano criticità

Entrambi i progetti (anzi, tre, visto che il Distretto del Centro del Locarnese vorrebbe rispolverare la «Panoramica 51/73») presentano delle criticità legate agli aspetti ambientali. A tal punto che vien da pensare che i sette «saggi» dovranno soppesare quale alternativa ne ha di meno. Dovranno farlo dopo che il Politecnico di Zurigo, indicativamente in settembre-ottobre, avrà consegnato il rapporto nel quale deve indicare quali opere ritiene prioritarie a livello svizzero.

Entro un anno (o poco più) sapremo

Per il collegamento A2-A13, se fosse per noi ticinesi (e locarnesi in particolare), la risposta sarebbe semplice. Sì, è da fare, senza cincischiare ulteriormente. Guido Biaggio l’ha detto chiaramente ieri sera: l’obiettivo dell’USTRA è quello di presentare il progetto definitivo entro un anno o un anno e mezzo. Poi toccherà al Consiglio federale decidere.

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