Luganese

Ancora disagi sulla linea FLP, «non riusciamo a trovare il guasto»

I sistemi di protezione contro i fulmini delle Ferrovie Luganesi nulla hanno potuto contro l'intensità e la forza della scarica che ieri ha colpito un convoglio durante l'esercizio – Corse ogni mezz'ora
© CdT / Chiara Zocchetti
Mattia Darni
01.03.2025 21:50

Si sta rivelando più difficile del previsto la riparazione del guasto sulla linea FLP. Se, infatti, in un primo momento si ipotizzava che il traffico sulla tratta ferroviaria potesse tornare alla normalità entro questa sera, i tecnici, ancora al lavoro, si sono dovuti ricredere. «Purtroppo non sono in grado di fornire informazioni sulle tempistiche necessarie alla risoluzione del problema», spiega, da noi contattato, il direttore delle FLP Roberto Ferroni. «Attualmente i tecnici stanno cercando il guasto, ma non riescono a trovarlo».

Ricordiamo che, all'origine dei disagi sulla tratta Lugano - Ponte Tresa c'è un fulmine che ieri, intorno alle 23.40, ha colpito un treno delle FLP a Cappella Agnuzzo danneggiandolo e intaccando il funzionamento del sistema di sicurezza che regola i passaggi a livello, le barriere e gli scambi. «Scariche dell'intensità di quella che ha centrato il nostro convoglio possono fare danni anche a distanza: è per questo che non è facile individuare il guasto», chiarisce il nostro interlocutore.

«Contro fulmini simili c'è poco da fare»

Piuttosto considerevoli, soprattutto in un primo momento, i disagi alla circolazione causati dal fulmine: inizialmente, sulla linea ferroviaria i treni non potevano circolare nelle due direzioni contemporaneamente e quindi i collegamenti avevano cadenza oraria. Successivamente, i convogli hanno ripreso a circolare in contemporanea nelle due direzioni con partenze ogni mezz'ora. La speranza, come scritto in apertura di articolo, era di riuscire a garantire nuovamente corse ogni 15 minuti a partire dalla serata. Ciò, tuttavia, non è stato possibile a causa della natura del guasto.

Considerando però gli inconvenienti a cui hanno dovuto far fronte coloro che oggi hanno viaggiato con le FLP e il fatto che per cercare di riportare la situazione alla normalità è stato necessario richiedere l'intervento di tecnici provenienti da Losanna (luogo dove risiede la ditta fornitrice del sistema di sicurezza), una domanda sorge spontanea: non esiste un sistema che protegga treni e tratta dai fulmini? «Certo che esistono! Tutta la linea Lugano - Ponte - Ponte Tresa è protetta contro i fulmini», spiega Ferroni. «Il fatto è che la scarica di ieri aveva una forza e un'intensità tali che i nostri sistemi di protezione nulla hanno potuto. A volte, purtroppo accade. È come quando, durante un temporale, in casa salta il televisore nonostante l'edificio sia munito di parafulmine. I sistemi di protezione, per quanto efficaci, non possono fare miracoli e contro certe scariche c'è poco da fare».

Ancora da quantificare i danni al treno

Ad avere la peggio, ieri notte, è stato il treno. La scarica elettrica che lo ha colpito lo ha messo fuori uso. «È ancora troppo presto per quantificare i danni sia dal punto di vista tecnico, sia da quello finanziario. Adesso ci stiamo concentrando sul sistema di sicurezza che gestisce i passaggi a livello, le barriere e gli scambi. Lunedì sarà poi il momento di valutare lo stato del convoglio e fare una stima dei costi», conclude il direttore delle FLP.

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