Diritto internazionale

CPI, l'indagine su presunti crimini di guerra coinvolge entrambe le parti

Il procuratore Karim Khan ha confermato che il mandato si applica anche all'attuale guerra e a tutte le parti coinvolte – Le squadre della CPI non sono riuscite a entrare a Gaza né in Israele, che non è membro della Corte penale internazionale
© KEYSTONE (AP Photo/Hatem Ali)
Ats
17.11.2023 19:38

Cinque stati, firmatari del trattato che istituisce la Corte penale internazionale (Cpi), hanno chiesto un'indagine sulla «situazione nello Stato di Palestina», ha annunciato il procuratore, che ha confermato di aver aperto un'indagine sui crimini commessi dopo il sanguinoso attacco di Hamas del 7 ottobre.

«Il mio Ufficio ha ricevuto una segnalazione sulla situazione nello Stato di Palestina dai seguenti cinque Stati parte: Sud Africa, Bangladesh, Bolivia (...), Comore e Gibuti», ha dichiarato Karim Khan. «Nel ricevere il deferimento, il mio ufficio conferma che sta attualmente indagando sulla situazione», ha aggiunto in una nota.

La Corte penale internazionale, creata nel 2002 per processare gli autori delle peggiori atrocità nel mondo, ha aperto un'indagine nel 2021 su presunti crimini di guerra nei territori palestinesi, compresi presunti crimini commessi dalle forze israeliane, da Hamas e da altri gruppi armati palestinesi.

Khan ha riferito che il suo mandato si applicherà ai presunti crimini commessi durante l'attuale guerra. Ma le sue squadre non sono riuscite a entrare a Gaza né in Israele, che non è membro della Corte penale internazionale. Esperti legali hanno detto all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) che entrambe le parti potrebbero essere accusate di crimini di guerra.

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