Gran Sasso, recuperati i corpi dei due alpinisti: il video dall'elicottero

I corpi senza vita dei due alpinisti dispersi da domenica 22 dicembre sul Gran Sasso, in Abruzzo, sono stati ritrovati intorno a mezzogiorno. In quota, da questa mattina, hanno operato squadre del Soccorso alpino e della Guardia di Finanza con il supporto aereo di un'eliambulanza della Regione Abruzzo e di un elicottero dei Vigili del Fuoco.
«Le operazioni sono iniziate di prima mattina, con il trasporto attraverso la funivia delle unità in quota – ha spiegato al Corriere della Sera Alessandro Marucci, capostazione del Soccorso alpino abruzzese –: qui abbiamo allestito un primo campo base. Le squadre si sono avvicinate all’area di ricerca, e abbiamo coordinato le attività degli elicotteri. Sono state fatte valutazioni di sicurezza in volo».
Le unità in volo hanno rilevato dall’alto una sagoma nel Vallone dell’Inferno, subito segnalata ai soccorritori presenti sul posto a terra. «Abbiamo fatto un avvicinamento lento: si vedeva una sagoma a terra. Ci siamo avvicinati con molta cautela e abbiamo attraversato il canale attestandoci sul primo disperso», ha aggiunto il maresciallo Alessandro Mastropietro. Dopo avere messo in sicurezza l’area, i soccorritori hanno proceduto con la ricerca del secondo disperso, tramite sonde, e in poco tempo è stato ritrovato.
Il corpo del secondo alpinista era sepolto sotto la neve, coperto da una coltre di settanta centimetri. I due si trovavano a pochi metri di distanza l’uno dall’altro ed è emerso che si sarebbero mossi dal momento in cui, nel pomeriggio di domenica, si erano messi in contatto con la centrale del Soccorso alpino spiegando di essere scivolati nel vallone.
«La nostra missione da soccorritori è sempre quella di portare a casa le persone vive; purtroppo accadono anche queste cose. Noi siamo sempre pronti a fare qualsiasi sforzo, come questa volta, insieme anche alla Guardia di Finanza: abbiamo fatto di tutto per cercare di risolvere il problema in maniera positiva, purtroppo non è stato possibile, questo ci dispiace molto perché è come una sconfitta per noi», ha commentato Daniele Perilli, presidente del Soccorso alpino e speleologico abruzzese.
Le salme sono state recuperate da 118 e Vigili del fuoco e portate all’obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo.
«La tristezza è enorme. Non ho ancora sentito le famiglie, sono difficili da raggiungere. Loro erano in contatto solo con i soccorritori e con i carabinieri e non sono ancora riuscito a mettermi in contatto direttamente», ha dichiarato a LaPresse Filippo Sacchetti, sindaco di Sant’Arcangelo di Romagna, dove vivevano gli alpinisti.