Chiarimenti

Grigioni e Vallese favorevoli a Olimpiadi invernali decentralizzate

L'evento può però essere svolto soltanto qualora vengano utilizzate infrastrutture esistenti, inoltre vanno sfruttate le competenze già a disposizione nell'organizzazione di manifestazioni
© KEYSTONE ( EPA/FRANCK ROBICHON)
Ats
18.10.2023 16:02

In linea di principio il Canton Grigioni accoglie favorevolmente l'idea di Giochi olimpici invernali decentralizzati e sostenibili. L'evento può però essere svolto soltanto qualora vengano utilizzate infrastrutture esistenti.

Inoltre vanno sfruttate le competenze già a disposizione nell'organizzazione di manifestazioni, ha indicato alla Keystone-ATS il consigliere di Stato Marcus Caduff. Nello studio di fattibilità per i Giochi invernali del 2030 in Svizzera presentato oggi da Swiss Olympic vengono proposti tre siti grigionesi: Lenzerheide (biathlon), St. Moritz-Celerina (bob/skeleton/slittino) e St. Moritz-Engadina (freestyle).

Con lo studio di fattibilità sono stati delineati i primi contorni, ma aspetti riguardanti il finanziamento, i trasporti e la sicurezza devono ancora venir chiariti, ha aggiunto il capo del Dipartimento dell'economia pubblica e della socialità. Per il momento il Cantone non ha ricevuto richieste concrete di finanziamento.

Tali chiarimenti sono centrali per il Governo retico, considerato che il popolo si è espresso contro l'organizzazione di Giochi olimpici nel 2013 e 2017. A seguito del piano decentralizzato e sostenibile e delle nuove direttive del Comitato olimpico internazionale (CIO) bisognerà effettuare una rivalutazione in relazione a una candidatura nazionale.

In Svizzera si sono finora tenute due Olimpiadi invernali, nel 1928 e nel 1948 a St. Moritz.

Anche il Vallese

Il Consiglio di Stato vallesano è favorevole all'organizzazione di Giochi olimpici invernali decentralizzati in Svizzera nel 2030. I risultati dello studio di fattibilità pubblicati oggi sono molto incoraggianti, ha indicato l'esecutivo in risposta a una richiesta di Keystone-ATS.

Il contributo finanziario del Cantone sarebbe certamente identico a quello acconsentito per campionati europei o mondiali, ha aggiunto il Dipartimento per la sicurezza, le istituzioni e lo sport. Tuttavia è ancora troppo presto per disporre di cifre esatte.

Di recente, in referendum cantonali gli aventi diritto di voto hanno respinto una doppia candidatura di Vallese e Grigioni per le Olimpiadi invernali del 2026.

Anche Viola Amherd è favorevole

La ministra dello sport Viola Amherd è sostanzialmente favorevole all'organizzazione di Olimpiadi sostenibili in Svizzera. Negli ultimi anni il Consiglio federale ha sostenuto iniziative analoghe, ha affermato oggi l'Ufficio federale dello sport (UFSPO) a Keystone-ATS.

Secondo l'UFSPO, il Consiglio federale ha individuato nell'organizzazione dei Giochi olimpici possibilità di sviluppo positive per la Svizzera. Nelle prossime settimane l'Ufficio esaminerà in particolare le questioni che riguardano la Confederazione.

In questo senso, è ancora troppo presto per discutere di un eventuale sostegno (ndr: finanziario) da parte di Berna, precisa l'UFSPO. La condotta e la responsabilità di una eventuale candidatura spetterebbero a Swiss Olympic e alle federazioni degli sport invernali.

Partiti non particolarmente entusiasti

I partiti non hanno accolto con particolare entusiasmo la possibilità di presentare una candidatura per i Giochi olimpici invernali 2030 annunciata da Swiss Olympic. Decentramento e sostenibilità sono un requisito posto da alcuni partiti, altri chiedono un voto popolare.

Le candidature - fallite - per Grigioni 2022 e Vallese 2026 avevano sollevato forti perplessità circa le condizioni imposte dal Comitato olimpico, i costi e il cofinanziamento da parte dei contribuenti svizzeri, ha indicato l'UDC a Keystone-ATS. Fermo restando che lo studio di fattibilità presentato da Swiss Olympic deve ancora essere analizzato, i democentristi ritengono che la popolazione locale - nei cantoni interessati - debba potersi esprimere in votazione, prima che il Parlamento federale venga chiamato a votare un eventuale credito.

Anche i Verdi sottolineano la necessità di coinvolgere la popolazione. Secondo gli ecologisti, che criticano il «gigantismo» delle ultime edizioni dei Giochi, solo con un approccio decentrato le Olimpiadi invernali sarebbero possibili in Svizzera. La data del 2030 viene inoltre ritenuta troppo vicina.

Di sostenibilità ha parlato anche l'Alleanza del Centro. Tale criterio è ritenuto fondamentale per conquistare la fiducia dei cittadini. Il finanziamento dovrà inoltre essere prevalentemente privato. Il partito afferma inoltre di voler seguire in modo critico la gestione da parte del Comitato olimpico internazionale (CIO) della partecipazione degli atleti provenienti da Paesi che non rispettano il diritto internazionale.

Da parte sua, il PLR ha accolto con favore lo studio di fattibilità presentato da Swiss Olympic. Per una presa di posizione più completa occorrerà però attendere che il documento venga discusso all'interno del partito. Ciò avverrà nelle prossime settimane. Anche il PS ha detto che prima di esprimersi intende esaminare la questione.

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