La novità

I droni spiccano il volo a Lodrino: il Centro di competenza è realtà

Gli aeromobili telecomandati conquistano l'ex aeroporto militare nel comune di Riviera: «Cresceremo e costruiremo l'aviazione delle prossime generazioni»
Dimostrazione del concetto «Drone in a box», messo a punto dalle aziende Microavia e The Space Ops; sullo sfondo, la torre di controllo dell'aeroporto di Lodrino, sede dell'associazione Swiss Drone Base Camp © CdT/Chiara Zocchetti
Jona Mantovan
11.11.2023 15:45

DroneTi, DroneAirThe Space Ops. E poi ancora Nimbus, RREnineering, EgaPro,... sono solo alcune delle aziende presenti alla giornata dimostrativa all'aeroporto di Lodrino, vera e propria inaugurazione della nuova sede dell'associazione Swiss Drone Base Camp. I droni, insomma, si prendono l'ex campo di volo militare per dare il via a un nuovo capitolo alla struttura che l'esercito aveva deciso di dismettere una decina di anni fa e d'ora in poi si propone come casa di questi aeromobili telecomandati. Un programma aperto al pubblico (da tutto esaurito, assicura la pagina internet della prenotazione) fitto di incontri, di presentazioni ma soprattutto di prove sul campo. Decine di appassionati e addetti ai lavori si sono dati appuntamento per fare il punto della situazione e prospettare quanto e come ogni settore potrà beneficiare di questa tecnologia tutto sommato piuttosto giovane. Dall'agricoltura, per distribuire fertilizzante, alle ispezioni dei materiali, dal trasporto di merci (anche pericolose) alle immagini termiche, utili per esempio nella ricerca di animali o persone. Un vero e proprio 'festival', insomma, sul filo delle eliche.

Per dirla con le parole del presidente, Enzo Giannini, «un domani, i droni saranno parte della nostra vita come lo sono oggi l'ascensore, l'auto, il computer e il telefonino». Una rivoluzione portata da una tecnologia dirompente è alle porte. E il 59.enne, che nella vita è pure responsabile delle operazioni a Ruag, aggiunge: «Stiamo lavorando per far salire a bordo tante altre ditte, si parla di almeno venti o trenta. In fondo è una piattaforma di scambio per poter sviluppare progetti e identificare opportunità». «Vogliamo creare un luogo di incontro in cui realtà che lavorano con i droni e altre che vogliono imparare possano collaborare, scambiarsi esperienze, idee», spiega Giada Forte, responsabile della comunicazione dell'associazione. «Il nostro obiettivo non è solo far conoscere i droni, ma anche promuovere la regione, creare posti di lavoro», aggiunge la 30.enne.

«Questa soluzione ci consente di interagire con le università, con i centri di ricerca e le altre aziende», le fa eco Paolo Bellezza Quater, responsabile di RR Engineering. «Le altre aziende non vanno viste come competitori, perché il mercato è gigantesco. E l'interazione con altre realtà ci consente di svolgere attività diverse, sviluppando nuove soluzioni». Il 59.enne sottolinea come il mercato non si fermi «alle 'macchine volanti', alla logistica e ai programmi informatici per la gestione delle flotte. Occorre immaginare tutta una parte del comparto della meccanica all'opera per costruire parti e componenti, per non tralasciare tutti coloro che devono fornire assistenza». Assistenza a droni che, inevitabilmente, saranno sempre di più. «Perché non dobbiamo immaginare un drone in volo alla volta, ma più droni in attività nello spazio aereo, anche per la stessa azienda».

L'importanza del 'parco dei droni' inserito nel contesto del parco innovativo svizzero (di cui il Ticino è connesso a quello di Zurigo) la evidenzia bene anche Daniele Travaglia, fondatore e direttore generale di The Space Ops: «Credo in Lodrino perché trovo importante condividere progetti e opportunità. Lavoriamo molto con costruttori di droni, aviazione civile e società internazionali in tutti i continenti, dall'Asia all'Africa e ovviamente l'Europa». Il 43.enne aggiunge come avrebbe potuto aprire un'attività «in un qualsiasi posto del pianeta. Ma credo che avere la sede qui possa davvero fare la differenza, portare nuovi posti di lavoro e creare l'aviazione del futuro».

Questa zona è perfetta per sviluppare progetti del genere. Abbiamo una pista per testare i prodotti nelle condizioni più difficili: tra le montagne, con forti venti, con il freddo
Andreas Marc Brodt, 33 anni, istruttore di DroneAir.ch

Parola chiave: innovazione

Poco più avanti ecco Andreas Marc Brodt, istruttore di DroneAir.ch, che appoggia il radiocomando sulla bancarella decorata da volantini e opuscoli dopo aver fatto atterrare il suo apparecchio all'ombra della torre di controllo, da oggi decorata con il logo «Switzerland Innovation»—una croce bianca che simboleggia la bandiera svizzera accompagnata da geometrie e colori vivaci, dal magenta all'arancione—. L'azienda è specializzata nella formazione di piloti tramite corsi preparatori per l'ottenimento dei vari attestati, che permettono poi di essere in regola con la legge. «Questa zona è perfetta per sviluppare progetti del genere. Abbiamo una pista per testare i prodotti nelle condizioni più difficili: tra le montagne, con forti venti, con il freddo». Una bella 'messa alla prova', insomma.  

«Noi possiamo dare la formazione per usare questa tecnologia. In un certo senso contribuiamo a creare posti di lavoro, perché ci sono piloti, gli operatori. Però aziende già esistenti possono iniziare a pensare come aggiungere la tecnologia nel loro ambito di lavoro», afferma il 33.enne. Soluzioni che possono diventare brevetti, brevetti che possono diventare un bel business, quindi.

Una sede cruciale per questo genere di sviluppo, secondo Quater. «Il parco dell'Innovazione Ticino ci consente di interagire con le università, con i centri di ricerca e le altre aziende. È una fonte di lavoro per le nuove generazioni e non solo, visto che io ho 59 anni, nel brevissimo futuro». «Vedo le grandi potenzialità perché il centro sta prendendo veramente energia», dice ancora Travaglia.

Il futuro lo immagino... pieno di droni! Scherzi a parte, siamo a un punto della storia che ricalca quello in cui si erano appena affacciati i telefonini o, ancora prima, gli elaboratori personali. All'inizio nessuno ci credeva davvero
Enzo Giannini, 59 anni, presidente Swiss Drone Base Camp

Le auto volanti? Chissà

Come ricorda Forte, i droni attivi a Lodrino fanno anche i 'classici' filmati e fotografie, ma coprono una gamma di applicazioni fino a poco tempo fa impensabili. «Ogni azienda è diversa e ognuna ha caratteristiche tutte sue». Dalle riprese tecniche, nella verifica dello stato dei pannelli fotovoltaici o l'ispezione di tetti, dalla ricerca e salvataggio, passando per il trasporto, le analisi a infrarossi, il controllo di pareti verticali, l'agricoltura. «Solo per citarne alcune. Il drone è un mezzo e l'utilizzatore può collegarci tutto quel che vuole», aggiunge Giannini.

È sempre il nostro interlocutore a immaginare come sarà il futuro. «Pieno di droni! No? Scherzi a parte, siamo a un punto della storia che ricalca quello in cui si erano appena affacciati i telefonini o, ancora prima, gli elaboratori personali. All'inizio nessuno ci credeva davvero. Penso che la stessa cosa stia succedendo, a grandi linee, anche con i droni. Ci sarà un momento, però, nel quale saranno parte della nostra realtà come lo sono le auto. È un'evoluzione tecnologica e ci vuole del tempo, ci vuole una accettazione sociale e legale».

A proposito di auto, però, non si sono ancora viste quelle che volano. Che, a questo punto, potrebbero benissimo ricalcare quelle già viste nei film di fantascienza, da Il quinto elemento a Atto di forza, passando ovviamente per la DeLorean, macchina del tempo di Ritorno al Futuro. «Anch'io sono un amante di questo genere e nella mia testa il traffico deve essere tridimensionale. Ma c'è prima di tutto un problema legale. Abbiamo già le auto che vanno da sole, però al momento nessuna nazione le permette. Lo stesso vale per i droni. Piano piano arriveranno le regole, mezzi che costano meno, è un'evoluzione. Non saprei dire quando vedremo le famose auto volanti, ma siamo ancora lontani. Anche se la tecnologia sembra possibile, alcune realtà organizzano piccoli trasporti dall'aeroporto al centro con i droni. Pure Milano, con le Olimpiadi di Torino, vuole organizzare il trasporto per droni. Sono degli esperimenti», conclude l'esperto.

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