Il mondo si prepara per Halloween: dolcetto o scherzetto?
Il mondo è pronto per Halloween. Un'edizione 2022 finalmente «normale» che spazza via dubbi e timori (appunto) legati alla pandemia? Nel mondo riti, celebrazioni e curiosità sono iniziati da giorni, una sorta di grande rincorsa globale alla festa pagana per eccellenza all'insegna del motto «Dolcetto o scherzetto?». Come in Messico, culla della cultura legata al mondo dei morti, con il suo «Giorno dei Morti». Da non confondere con la celebrazione della Halloween vera e propria, che nella sua versione moderna si sarebbe diffusa negli Stati Uniti grazie agli immigrati irlandesi, le cui leggende (di origini celtiche) chiedevano di ingraziarsi le fate nel giorno più mistico dell'anno, quando le tenebre iniziano a conquistare quel che prima erano spazi di luce. Ecco allora che spunta la figura di Jack il fabbro, spirito malvagio che vaga nei villaggi all'origine del motto più gettonato dai bimbi. Un richiamo diretto al fuoco fatuo, mutuato dalla figura della zucca di «jack-o'-lantern»? O era la testa del famoso cavaliere? Vai a sapere, ma sia come sia gli spiriti sono tornati e sono tra noi, nel mondo dei vivi.
Il Giorno dei Morti
La tradizione del Giorno dei Morti («Dia de los Muertos», ma anche delle Anime) del 2 novembre, in Messico è così sentita che le parate per celebrarla iniziano giorni prima, con grandiose sfilate di scheletri.
In Città del Messico, la parata delle «Catrinas» segna l'avvio verso quella tradizione preispanica che permette alle famiglie di ricordare i propri morti e di celebrare la continuità della vita. Molti festaioli sono travestiti appunto con le fattezze del personaggio ideato dall'artista Jose Guadalupe, morto nel 1913. La «Calavera Catrina» («Teschio elegante») è basata su un'illustrazione, un'acquaforte come precisa wikipedia, creata tra il 1910–1913 rappresentante uno scheletro di donna con indosso un cappello stile inizio ventesimo secolo. Si tratta di un ritratto satirico dei nativi messicani che, secondo l'ideatore, avevano l'aspirazione di adottare tradizioni aristocratiche europee nell'epoca della pre-rivoluzione.
Teschi giganti
Intanto, sempre nella capitale epicentro del Giorno dei Morti, spuntano giganteschi teschi colorati e scheletri elegantemente vestiti. Gli «invasori», la cui presenza durerà fino al 13 novembre, incantano passanti e turisti, che ne approfittano per scattare foto, selfie e girare video. La mostra è composta da decine di teschi giganti decorati da artisti locali e stranieri che si sono ispirati alla cultura messicana. Non potevano mancare, ovviamente, venditori ambulanti di fiori di calendula, uno degli elementi ricorrenti nei vari altari allestiti dalle famiglie per celebrare i loro cari, insieme a fotografie, cibo, candele, fiori, oggetti personali, teschi di zucchero, scheletri di cartapesta e dolci.
La festa del 2 novembre, appunto, intreccia influenze spagnole con il culto degli antenati indigeni in Sud America, ed è diffusa in luoghi con forti popolazioni indigene come Messico, Guatemala, Perù, Bolivia ed Ecuador.
Bassotti in costume
Di tutt'altro genere un altro evento curioso dall'altra parte del mondo: a Londra, nel parco reale di Hyde Park. Decine di proprietari di cani bassotto si sono incontrati portando i loro amici a quattro zampe... con indosso travestimenti in pieno tema «Dolcetto o scherzetto»! Ecco che bassotti tramutati in zucche abbondano, come pure quelli che indossano maglioncini verdi con volti da orco.
Si vedono tanti maglioncini ricamati con ragnatele, ma anche un trompe-l'œil in 3D, da cui sembra che spuntino altre due teste oltre a quella originale del simpatico cagnetto. Ma ovviamente sono tentacoli sapientemente realizzati dalla padrona, con uncinetto, due pupazzetti e una buona dose di pazienza...
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