Il caso

Il tesoretto della Fortezza è meno ricco

Bellinzona: il contributo del Cantone al progetto di valorizzazione dei castelli dovrebbe ridursi rispetto ai 12 milioni previsti - La Città conferma invece la sua quota parte - Allo studio inoltre la realizzazione di una funicolare fino al Montebello
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
13.04.2025 11:45

Era nell’aria, un po’ come i pollini ad inizio primavera. Poi figuratevi a Bellinzona, dove un giorno sì e l’altro pure soffia il vento. Il ritardo di alcuni mesi alla fine è diventato di anni. Più indizi fanno una prova, si dice. Il progetto di valorizzazione della Fortezza cittadina si farà, ma con ogni probabilità con un contributo da parte del Cantone (proprietario dei castelli e della Murata, patrimonio UNESCO) minore di quello che la Città si aspettava.

Se fino allo scorso ottobre, quando il dossier è arrivato sulla scrivania del Consiglio di Stato, la cifra sul tavolo era di 24 milioni, ora stando a quanto ci risulta potrebbe ridursi ad una ventina. Il Municipio trasmetterà forse già entro l’estate il messaggio al Legislativo con la richiesta di credito di 12 milioni (la metà di quanto stabilito), mentre la quota parte cantonale dovrebbe diminuire alla luce delle note ristrettezze economiche.

Tecnologie ed interattività

L’accordo verrà sancito nelle prossime settimane. Ad oltre quattro anni dal primo credito per il rilancio dei manieri cittadini; il 9 marzo 2021 il Consiglio comunale diede via libera agli 1,82 milioni di franchi per la progettazione degli interventi che verranno realizzati per ridare lustro alla Fortezza. Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro avranno una propria identità, chiara e riconoscibile, e la storia medievale si intreccerà con le nuove tecnologie con l’obiettivo di avvicinare un pubblico di tutte le età. Il messaggio dovrà essere approvato sia dal Legislativo della capitale sia dal Gran Consiglio.

Il passato va ammirato

Ma non è l’unica novità all’orizzonte. Allo studio, dopo il 2030, c’è altresì la realizzazione di una funicolare che collegherebbe la futura fermata in piazza Indipendenza al castello di Montebello. Un’opera innovativa che, al di là della funzionalità, attirerebbe sicuramente molti curiosi così come successo, ad esempio, con il ponte tibetano nella parte collinare di Monte Carasso.

In attesa di scoprire come sarà (e, soprattutto, se si farà), ci si può immergere in 7 mila anni di storia nella mostra «Fortezza Bellinzona. Oltre il Medioevo» inaugurata ieri al Sasso Corbaro ed ammirabile fino al 9 novembre. Postazioni interattive ed installazioni offrono inoltre uno sguardo sul progetto di valorizzazione. Si apre così la stagione turistica dei castelli, visitabili ogni giorno dalle 10 alle 18

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