Il caso

Perché il confederato adora così tanto il mercato

Bellinzona: numerosi svizzero tedeschi in autunno, ogni sabato, fanno tappa nella capitale per partecipare al tradizionale appuntamento - Un periodo dell’anno attrattivo soprattutto se trainato da eventi - I turisti si recano poi alla Fortezza, la cui valorizzazione da 24 milioni è pronta
© Ti-Press/Elia Bianchi
Alan Del Don
06.10.2024 19:10

Non è più così strano sentir parlare «Schwyzerdütsch» al mercato del sabato di Bellinzona. Anche in autunno. O, meglio, soprattutto in questa stagione. I «cugini» confederati arrivano verso le 9 e le 10.30, in treno, e poi ripartono dopo alcune ore. Anziani. Famiglie. Persino delle comitive ristrette. L’appuntamento per antonomasia della Turrita funge da catalizzatore.

Una volta che arrivi...

Perché poi una volta che sei qui, visiti il centro storico e la Fortezza. Per la cui valorizzazione da quasi 25 milioni (di cui la metà a carico della Turrita) manca oramai solo il via libera del Cantone, poi il messaggio passerà al vaglio dei due legislativi entro Natale. Magari fai pure qualche acquisto, tutto a vantaggio dei commercianti. Moltissimi si fermano a pranzo, ci hanno spiegato degli esercenti: risotto e polenta (con merluzzo) i piatti preferiti. Altri si spingono oltre, e vanno in gita al ponte tibetano o a Curzùtt.

Il vero attrattore turistico

Diciamolo subito: AlpTransit ci ha messo (eccome) lo zampino, accorciando le distanze fra Bellinzona ed il Nord delle Alpi. Ed il ritorno alla normalità nella galleria di base del San Gottardo, dopo il deragliamento di un treno merci avvenuto il 10 agosto 2023, ha fatto il resto. Poi ci sono le condizioni meteo favorevoli in Ticino e gli eventi. In particolare questi ultimi. Sì, poiché la capitale è più accattivante quando ha qualcosa da offrire, oltre al patrimonio storico e architettonico.

«Le manifestazioni sono un grande attrattore turistico e, negli ultimi anni, sempre più di qualità. Consentono alla nostra regione e a tutto il cantone di promuovere il territorio, la cultura e l’autenticità sul piano svizzero ed internazionale», ci spiegava tempo fa il direttore dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino Juri Clericetti. Tre esempi: la Festa federale della musica popolare nel 2023 (80.000 visitatori), la celebrazione del vino nel salotto buono con «PerBacco» un mese fa e i boscaioli lo scorso fine settimana al Parco urbano (10.000 presenze in tre giorni). Bisogna puntare su questo filone. A trarne beneficio sono anche gli alberghi, quasi pieni.

Formaggi e altre prelibatezze

La stagione delle foglie morte significa inoltre tante prelibatezze. A Bellinzona lo sanno benissimo, tanto che sabato 12 e domenica 13 ottobre nel salotto buono andrà in scena il mercato dei formaggi organizzato dalla Società dei commercianti. L’appuntamento è a tutti gli effetti una vetrina dei prodotti tipici del Ticino.

Nelle bancarelle, una sessantina, posizionate in piazza Governo, si troverà di tutto. Alcuni dei principali produttori di vino della regione faranno degustare il loro «nettare». I formaggi, poi. Quasi tutti gli alpigiani saranno presenti alla manifestazione in quanto si tratta di una delle prime rassegne d’autunno.

Il mercoledì si replica

Un altro appuntamento promosso dai Commercianti della Turrita che suscita viepiù interesse e curiosità, regalando quel tocco di vitalità in più al centro, è il mercato del mercoledì, evento ridotto rispetto a quello tradizionale del sabato. Proseguirà fino al 30 ottobre nella parte bassa del viale Stazione, dalle 10 alle 17, per poi riprendere dal 1. al 15 dicembre.

Quanto piacciono i castelli

Settembre ed ottobre sono turisticamente rilevanti anche per le visite alla Fortezza di Bellinzona. In media vi si recano, nei due mesi, oltre 20 mila persone. Soprattutto il corrente mese - se il meteo regge, ovvio - raggiunge cifre che non si vedono nemmeno in estate. Non a caso, oggi, si è svolta la «Giornata dei castelli svizzeri» che ha fatto tappa pure nella Turrita con attività quali le animazioni medievali.

Le esposizioni

Fino al 3 novembre sono visitabili le due esposizioni allestite al Castelgrande («Malta. Storia e scienza in frammenti») ed al Sasso Corbaro («Non siamo più nel Medioevo. Dai castelli alla Fortezza»). I dettagli li trovate su www.fortezzabellinzona.ch.

Correlati
Cara Fortezza, scusa il ritardo
Bellinzona: a tre anni dal primo credito per il rilancio dei castelli in primavera verrà svelata l’attesa progettazione - Interventi per oltre 20 milioni: i lavori della prima fase dureranno un quadriennio - Restauro parziale del Montebello
Un tesoretto per la Fortezza
Bellinzona: verrà svelato in giugno il messaggio, con relativa richiesta di credito di almeno 14 milioni, per la valorizzazione dei castelli - Una nuova identità visiva improntata sul concetto di unicità ed un sito Web lanciano intanto la stagione incentrata sulla musica