Imerys: decisi 13 licenziamenti
La notizia era circolata a inizio novembre: alla Imerys Graphite & Carbon Switzerland SA di Bodio si parlava di licenziamenti. Una ventina di posti che sarebbero dovuti saltare nell'azienda. La direzione, come avevamo riferito il 6 novembre, aveva comunicato ai collaboratori e alle parti sindacali i tagli. Tagli che però avrebbero potuto essere meno di quanto previsto in un primo momento perché, come da prassi, doveva ancora trascorrere il periodo di consultazione di 18 giorni, durante il quale le parti avrebbero trattato con l'obiettivo, da parte dei sindacati, di ridurre il numero dei licenziamenti.
Ora, trascorso il periodo di consultazione tra le parti, è arrivata la conferma sui tagli: «Da quello che ci risulta l'azienda ha consegnato per il momento 13 licenziamenti», ha riferito Claudio Isabella, vicesegretario regionale del Segretariato del Sopraceneri dell’OCST e responsabile della sede di Biasca nonché granconsigliere, che ha seguito da vicino tutto l'evolversi della situazione. «Ogni disdetta nel mondo del lavoro è un problema, ma in questo caso ci crea particolare rammarico che 6 di questi licenziamenti riguardino persone over 60. Probabilmente queste persone hanno un salario più elevato e generavano più costi per l'azienda».
La Imerys, tramite un comunicato, ha dichiarato questo pomeriggio di aver completato la procedura di consultazione tra le parti avviata il 6 novembre scorso: «È stato raggiunto il consenso con le parti sociali che prevede l'applicazione del piano sociale che mette in pratica una serie di misure alternative» si legge nel comunicato. «Inoltre, alle persone in uscita sono state concesse indennità ulteriori e aggiuntive rispetto a quanto normalmente previsto in caso di disdetta e la possibilità di beneficiare di un servizio di outplacement finanziato dall’azienda. Il tutto nell’ottica di evitare e attenuare, nella misura del possibile, le conseguenze gravose, sia sul piano economico che su quello umano, per i collaboratori coinvolti».
«A questo proposito ci risulta che l'azienda abbia firmato un piano sociale con la Commissione del personale ma non con i sindacati», rileva ancora Isabella.
I licenziamenti erano stati motivati dalla Imerys con un calo dei volumi, sommato al rincaro dei costi energetici e alle conseguenze della pandemia.