La fragilità delle gru: possono resistere a eventi meteorologici violenti?

Sono trascorsi tre giorni dall'evento meteorologico violentissimo che ha colpito La Chaux-de-Fonds. Un episodio di vento estremo legato a una cosiddetta supercella, il tipo di temporale più grande e pericoloso, che non è ancora stato possibile classificare (downburst o tornado?). Una persona è morta, a causa del crollo di una gru di un cantiere della sede principale della Posta nella città, vicinissima alla stazione. La gru è caduta su un'auto, che ha poi preso fuoco. Triste evento che ha portato all'apertura di un'inchiesta in cui è coinvolta anche la Suva. Perché bisogna rispondere ad alcuni quesiti: la gru era sufficientemente sicura a adeguatamente fissata? Ma soprattutto, una gru può resistere a eventi meteorologici così violenti?
Adrian Vonlanthen, portavoce della Suva, interpellato da Watson.ch ha spiegato che in località e zone esposte a forti venti, gli operatori delle gru dovrebbero consultare e affidarsi a un ingegnere civile che abbia familiarità con le condizioni locali. La Chaux-de-Fonds si trova in una zona particolare secondo la «Carta dei venti svizzera». Una fascia arancione si estende dalla regione del Giura fino ad Argovia, con forza decrescente. Ciò richiede quindi «una valutazione individuale da parte di un ingegnere civile». Una valutazione a cui si è giunti anche a causa di un precedente: il 26 agosto 1971 la Vallée de Joux fu devastata da un tornado violentissimo: il vento soffiava a 300 km/h. Un'ottantina di edifici danneggiati, decine di auto scaraventate in aria, alberi secolari divelti e un centinaio di sfollati. Un tornado di forza 4, fenomeno meteorologico raro in Svizzera.

Le direttive della Suva lo dicono chiaramente: nell'uso delle gru bisogna osservare anche i pericoli naturali. I venti forti possono fare collassare le gru, con conseguenze disastrose. In Svizzera soffiano diversi venti. Alcuni possono raggiungere intensità tali da diventare venti di tempesta o trasformarsi in un uragano (bise, favonio, tempesta, tornado) e da ribaltare una gru. In tutti questi i casi possono svilupparsi violente raffiche di vento localizzate, a volte della durata di pochi secondi. La «carta dei venti svizzera» si basa sulla norma SIA 261 e sulla norma EN 13001. In linea di massima si distingue tra due livelli di velocità del vento «C» e «D» (intensità maggiore). La norma EN 14439 «Gru – Sicurezza – Gru a torre» stabilisce a livello europeo linee guida comuni per l’uso in sicurezza delle gru fuori servizio e requisiti minimi (standard di sicurezza) per il montaggio delle gru. La Direttiva macchine 2006/42/CE e la norma EN 14439 si applicano anche a tutte le gru a torre vendute e manovrate sul suolo svizzero.
«Tuttavia», specifica Vonlanthen, «va sottolineato che le velocità del vento misurate lunedì a La-Chaux-de-Fonds (le raffiche hanno toccato i 217 km/h) sono state straordinarie, eccezionali». L'esperto di gru Pius Meyer lo conferma: «Le normative svizzere in vigore finora non contemplano tali forze del vento sul nostro territorio». Secondo le normative, una gru alta 40 metri, come quella che si trovava a La Chaux-de-Fonds, dovrebbe essere assicurata per resistere a raffiche di 170 km/h. Normative che sono state pensate e adattate (anche) dopo la tempesta Lothar, abbattutasi il 26 dicembre 1999 sulla Svizzera e i Paesi vicini, di un’intensità mai vista prima tanto da essere considerata come una catastrofe. Come detto, si tratta di eventi inattesi e rari. «La sicurezza è sempre una questione di sforzo, costo e proporzionalità – ha aggiunto Pius Meyer –. La sicurezza assoluta purtroppo non esiste».
Ma una tragedia simile è così rara in Svizzera? Le nostre gru sono al sicuro? Alla Suva non vengono segnalati tutti i casi, ma la compagnia di assicurazioni stima che si verifichino due o tre casi l'anno. E le lesioni personali vengono definite ancora più «rare». Le cause di caduta parziale o totale sono spesso attribuibili a installazioni difettose e carichi troppo elevanti, quasi mai a eventi meteorologici.
In Ticino
Nel luglio del 2019 una gru è crollata in zona svincolo a Mendrisio, fortunatamente senza feriti, con danni alla palazzina in costruzione. Sei mesi prima, in gennaio, ad Agno una gru si era rovesciata sul fianco. Nel 2017, a Contone, una gru cadde nei pressi di un capannone. Fortunatamente, anche in quel caso non c'erano persone sotto il macchinario. Nello stesso anno, un'altra gru carica si rovesciò all'interno del cantiere della Stabio-Arcisate. Nel 2015, a Giubiasco, l'incidente avvenne in un cantiere: la gru schiacciò tre veicoli e colpì un palo della luce.
Sei feriti a New York
Ieri mattina, poco prima delle 8, una gru ha preso fuoco ed è, in parte, crollata in una strada a New York. L'incidente è avvenuto nell'area di Hudson Yard, all'altezza della decima avenue e della 41. strada. Sei persone – due civili e quattro vigili del fuoco – sono rimaste ferite, nessuna in modo grave.