Il punto

Le «Emozioni» di Luci e Ombre solidali con l’Alta Vallemaggia

Si chiude l’edizione 2024 della manifestazione di Locarno culminata questa sera con lo spettacolo piro-musicale - «Un anno complicatissimo: pioggia, rinvii, annullamento delle dimostrazioni aeree e la distruzione causata dalle alluvioni»
Con il naso all’insù, dopo due rinvii a causa della pioggia; in primo piano, il promotore della manifestazione Luci e Ombre, Marco Maggi, 78 anni
Jona Mantovan
08.07.2024 23:45

«Finalmente», annuncia al Corriere del Ticino Marco Maggi, 78.enne presidente dell’Ente per le iniziative del Locarnese nonché organizzatore di Luci e Ombre, la manifestazione che avrebbe dovuto culminare con lo spettacolo «piro-musicale» (una prima a livello ticinese, perlomeno di queste dimensioni) sabato sera. Avrebbe, perché dopo una serie di rinvii si è tenuto «finalmente», appunto, questa sera, lunedì, e pure anticipato alle 22. Come sempre, un successo. Migliaia di persone hanno assistito ai botti e alle esplosioni colorate di «Emozioni» (questo il titolo della rappresentazione) accompagnati da una selezione musicale pensata per «acchiappare» tutti i tipi di pubblico, come aveva raccontato Andrea Colombo - titolare con il gemello Luca della ditta La Pirotecnica - nell’edizione del 25 giugno.

Sostegno alle località colpite

«Un’edizione complicatissima, non solo per i continui rinvii del ‘clou’ della manifestazione a causa della pioggia, ma anche per gli annullamenti delle dimostrazioni di volo. Ci sarebbero dovuti essere il PC7-Team e il Super Puma, ma purtroppo abbiamo visto tutti quel che è successo, tra Mesolcina e Vallemaggia». Il personale delle pattuglie svizzere era impegnato in attività ben più drammatiche (tra l’altro pure in Vallese) e urgenti. Nell’arco di una settimana, tra smottamenti, frane, case e automobili spazzate via, i protagonisti della cronaca a tenere banco ancora oggi sono i morti (cinque per l’Alta Vallemaggia e due per la Mesolcina) e i dispersi (due, rispettivamente uno), oltre a un’infinità di danni.

«Abbiamo voluto dare il nostro sostegno, contattando subito i responsabili dell’iniziativa “Bavona e Lavizzara, ricostruiamo insieme” lanciata dai comuni di Cevio e Lavizzara. Non sappiamo quanto è stato raccolto finora tramite la nostra iniziativa, anche perché le donazioni arrivano direttamente a loro. Abbiamo posizionato una serie di cartelloni in punti strategici del lungolago con il rimando alle loro coordinate. Certo è, però, che un eventuale ricavato alla chiusura della manifestazione sarà in parte devoluto a questa buona causa».

Da 50.000 a 35.000 persone

Il nostro interlocutore ammette che, tra una riunione e l’altra per risolvere i vari problemi che si presentavano man mano, il tema non è stato affrontato al livello dei singoli componenti del comitato per mancanza di tempo.

Il maltempo, i rinvii, la confusione di una manifestazione «sfortunata». Maggi, tuttavia, non si perde d’animo. «Le “Emozioni”, richiamando il titolo dello spettacolo pirotecnico e musicale, ci sono state. Negative, certo, ma speriamo di poter tornare, lentamente, soprattutto a quelle positive».

Una serie di disgrazie, quelle delle scorse settimane (tra le quali la sospensione della navigabilità del Lago Maggiore a causa dei detriti, un altro punto che poteva compromettere lo spostamento delle zattere con i fuochi d’artificio, poi scongiurato), che si sono fatte inevitabilmente sentire in termini di frequenza da parte del pubblico.

«Ci aspettavamo almeno 50.000 persone, contando chi che segue i fuochi dalla collina e dai vari alberghi. Devo dire che le serate ‘buone’ di giovedì e venerdì sono state molto ben frequentate, con tutto il lungolago animato da concerti, musica, cibo di strada, i ristoranti pieni come pure le varie postazioni con offerte gastronomiche di vario tipo. Molti erano comunque arrivati il sabato, convinti che ci sarebbero stati i fuochi d’artificio... tra una cosa e l’altra, però, un calo c’è stato. Potrei fare una stima a spanne, posso immaginare che saremo attorno alle 35.000».

Tutto confermato per il 2025

«Guardiamo avanti con speranza. Intanto, il Dipartimento della difesa della Confederazione ha confermato la disponibilità per l’anno prossimo dei nove apparecchi della pattuglia acrobatica del PC7-Team, ma anche dell’elicottero Super Puma», conclude Maggi.

Ma ora è il momento di archiviare l’edizione 2024 nel migliore dei modi. Dopo un’ulteriore riunione alle 17 di lunedì, per coordinare gli ultimi passi in vista dell’accensione vera e propria. Coinvolte nell’incontro sono almeno una ventina di persone, rappresentanti della polizia a vari livelli, degli enti di soccorso, passando per la squadra di salvataggio.

La mappa dell'evento

Correlati