Locarno abbraccia l’inverno con le stelle di «Winterland»
«Un abbraccio di stelle» scalderà il cuore di Locarno dal 21 novembre al 6 gennaio. È infatti questo il titolo della nuova edizione di «Winterland» (e della fiaba che l’accompagna), che quest’anno torna più grande che mai dopo la «prima» di successo della stagione 2023-2024 (con «I pescatori di stelle»). L’«abbraccio» partirà dal Palacinema (piazzetta Remo Rossi, includendo anche il Castello Visconteo) e si estenderà fino alla magnolia di Largo Zorzi, con una superficie di proiezioni doppia rispetto all’anno scorso. Centro della manifestazione, completamente a ingresso gratuito e che sarà teatro della diretta televisiva di Capodanno, è la pista di ghiaccio, che si «allarga» di 175 metri quadrati, mossa che permette di ospitare la celebre «Music On Ice».
Una celebrazione dello spirito natalizio non solo con la storia animata del piccolo Manuel che salva Locarno da forze oscure (firmata dagli esperti in audiovisivo del CISA Lab di Locarno, la si potrà vedere allo scoccare di ogni ora sulla facciata di Palazzo Marcacci), ma anche con un carosello «vintage», capolavoro d’artigianato. Non si lesina nemmeno sul divertimento, con il «kamikice» (una pista da bob «a chiocciola»), tanta musica (da Mario Biondi a Dj Antoine, e poi ancora Raf, Albertino, Irene Grandi, Modena City Ramblers e il gospel, vedi programma completo sul sito web all’indirizzo www.winterland-locarno.ch) nel capannone trasparente, anche lui riprogettato più grande (di 100 metri quadri) e più alto per una migliore visibilità oltre a, ovviamente, l’immancabile offerta gastronomica, punteggiata da un’importante struttura dove gustare la fondue.
Un investimento di 3,5 milioni
«L’anno scorso, più di 300.000 persone avevano visitato il nostro primo Winterland, organizzato in appena sette settimane», afferma al Corriere del Ticino l’ideatore Michael Lämmler, di enjoy.swiss, a conclusione della presentazione al Palacinema, nella quale sono intervenuti i promotori che hanno contribuito a concretizzare un appuntamento dal rilievo sovraregionale. «Già nel 2023, avevamo notato un grande interesse al di fuori dei confini cantonali. Per incentivarlo ulteriormente, Railway FFS garantirà un pacchetto per raggiungere Locarno da tutta la Svizzera con il 30% di sconto sui mezzi pubblici», prosegue il 45.enne, che ricorda come non sia passato un giorno, dalla conclusione dell’evento nel gennaio 2024, senza che si sia lavorato a questo nuovo Winterland. Il budget supera i tre milioni e mezzo di franchi, più del doppio della versione precedente, limitata a «soli» 1,5.
L’obiettivo è «portare ancora più visitatori in Città». E lo potrà fare per cinque anni, come indicato nel bando di concorso cittadino, che la società ha vinto qualche mese fa.
Una pioggia di premi
E chissà che non arrivi pure un altro premio «Xaver» come quelli già ottenuti in settembre da una vera autorità in materia a livello nazionale. «Un bronzo come miglior evento pubblico e, cosa che fa ancora più piacere, un argento come migliore evento pubblico svizzero con votazione popolare. Sono state settimane molto fortunate», esclama orgoglioso Lämmler.
Il suo riferimento è anche agli altri due riconoscimenti nei quali la «Regina del Verbano» ha primeggiato: il «Travelbook Award» (che può contare sul voto di milioni di persone) e il predominio sui luoghi dove si vive meglio, realizzato dall’UBS. «Locarno è bella, tanto d’estate quanto in inverno», gli fa eco il sindaco, Nicola Pini. «Proprio qualche giorno fa, abbiamo inaugurato la nuova passeggiata al lago, che nella stagione fredda è forse il paesaggio migliore», aggiunge il 39.enne. «Locarno è Città Unicef, amica dei bambini. E Winterland li coinvolge con le scuole per la decorazione degli alberi di Natale. E poi Locarno è Città della pace. Ne parleremo tanto l’anno prossimo, con il centenario del Patto di Locarno, ma il Natale di Winterland ne è il simbolo. Perché aggrega, unisce, crea momenti e luoghi di condivisione».
Un plauso arriva anche da Stefano Artioli, presente in sala con Niccolò Meroni, responsabile marketing e comunicazione di Artisa Group & San Bernardino Swiss Alp.
Un’unione fondamentale
L’imprenditore conosce molto bene Locarno, avendoci vissuto tanti anni, e ha deciso di investirci, tramite la sua Artisa, un centinaio di milioni tra il rilancio del Grand Hotel, che sarà gestito probabilmente dal gruppo Marriott, la realizzazione delle «Corti» (ex Globus) oltre all’edificazione di un terzo stabile all’imbocco di piazza Grande. «L’unione tra pubblico e privato è fondamentale per promuovere una realtà dinamica con un’immagine nazionale. I nostri investimenti porteranno la Città a diventare una delle mete turistiche più all’avanguardia in Svizzera», ha sottolineato il 63.enne.
«Che sia viva tutto l’anno»
«Locarno sarà viva tutto l’anno, grazie a eventi che raccolgono un ampio interesse anche al di fuori del Ticino. Gli attori privati, con il sostegno delle autorità, devono continuare a fare, fare, fare. Questa città deve vivere, deve avere contenuti e deve ambire a essere una delle città turisticamente più dinamiche della Svizzera» conclude Artioli, che immagina già gli ospiti del primo resort montano diffuso a sud delle Alpi (il San Bernardino Swiss Alp, appunto) raggiungere il Verbano, per assaporare la magica atmosfera natalizia offerta da Winterland.