«Locarno città di pace, cinema e sfide dallo spirito sempre aperto»
Un caloroso applauso ha accolto, a Locarno, il primo discorso di Capodanno di Nicola Pini in veste di sindaco. Eletto in aprile, ha ripercorso gli ultimi dodici mesi augurando tanta fortuna alla cittadinanza e guardando alle prossime sfide, dalle celebrazioni per il centenario del Patto della Pace alla riqualifica del centro con il progetto «La nouvelle belle époque»: «È stato un 2024 complicato, carico di emozioni», ha detto di fronte alle centinaia di persone radunate sotto il Pavilion trasparente del villaggio «Winterland» in Piazza Grande. E ha ricordato il tragico disastro verificatosi a fine giugno in alta Vallemaggia, costato sette morti e un disperso (oltre che enormi danni materiali): «Ero ancora fresco di insediamento, ma a poche ore dal nubifragio ero operativo presso il centro di pronto intervento per accogliere i colleghi di Lavizzara e Cevio».
Conferme e ringraziamenti
Tuttavia, non sono mancate sorprese positive: «Due conferme. Una in ambito turistico, con il premio assegnato da Travel Book come cittadina più bella della Svizzera. L’altra in quello residenziale, grazie all’accurato studio che ci ha definito come il luogo più attrattivo per vivere in Ticino, considerando livelli di reddito alti, medi e bassi».
Il 40.enne ha parlato poi di cambiamenti significativi a livello istituzionale, con un Municipio rinnovato per i quattro settimi dall’ultimo verdetto delle urne e un nuovo Consiglio comunale: «Vorrei ringraziare pubblicamente, forse per la prima volta, le colleghe e i colleghi dell’Esecutivo per il loro impegno. È stato importante iniziare a lavorare subito insieme, stabilendo un metodo. Lo stiamo facendo bene e spero continueremo a farlo». E, dalle prime criticità emerse nei lavori al Piano finanziario con una pressione notevole sulle finanze pubbliche, lo sguardo volge all’immediato futuro.
Le prossime legislature
«Entro questa legislatura, vogliamo completare la riqualificazione della Rotonda e iniziare i lavori di rivalorizzazione di Piazza Grande e dintorni. Nei prossimi otto anni, intendiamo proseguire con l’edilizia scolastica, fondamentale per i nostri bambini e il nostro avvenire. Vogliamo anche prenderci cura del territorio e degli spazi pubblici attraverso il Programma di azione comunale e altri a livello regionale. In aggiunta, rifletteremo su come si presenterà un domani il Castello visconteo, un monumento da valorizzare».
Per tornare alle certezze, la «Regina del Verbano» resta virtuosa nell’uso dell’energia (con l’ottimo punteggio assegnato dall’associazione nazionale) e pure a misura di bambino, con tanto di «diploma» rilasciato dall’UNICEF.
«Inoltre, da decenni siamo un riferimento per il mondo del cinema - grazie al Festival e alle strutture che promuovono la grande industria dell’audiovisivo, contribuendo alla nostra strategia di sviluppo socioeconomico - e luogo di pace. Oggi, infatti, entriamo nel centenario della conferenza che si tenne qui tra il 5 e il 16 ottobre 1925, la quale garantì dieci anni di armonia in Europa con la firma dei relativi trattati, a Londra, il 1. dicembre successivo. Tutto merito dello “spirito di Locarno”. Apertura, libertà, dialogo e impegno. Fiducia per risolvere i conflitti. Nelle prossime settimane, presenteremo un programma di iniziative che lo celebreranno come merita per tutto il periodo giubilare».
In conclusione, una riflessione sulla fortuna, portata tra il pubblico anche da un nutrito gruppo di spazzacamini, capitanati da Fabio Polverini, promotore dell’evento ormai da un quarto di secolo. Riflessione che non ha mancato di sfiorare anche la situazione politica a livello mondiale.
La fortuna va anche cercata
«Auguro a tutti voi, a Locarno, al Ticino e alla Svizzera di sperimentare e cogliere le opportunità, cambiando ciò che non funziona. Vi auguro tanta fortuna in questo 2025, sia da incontrare che da cercare. Guardatevi intorno e vedete negli altri un’occasione di crescita e miglioramento. Riflettete su cosa può essere Locarno per il mondo. Il dialogo, la libertà e la pace sono ancora utili nelle nostre vite e nel mondo».
La tersa mattinata si è conclusa con un momento conviviale favorito dall’aperitivo offerto dall’Ente per le iniziative del Locarnese e dal Casinò Locarno, in collaborazione con Winterland, poi culminato con un brindisi e il taglio del panettone Marnin.