«Locarno e i suoi dintorni? Questa è una regione paradisiaca»
«A Locarno c’è una miscela perfetta tra affitti non esagerati, ottimi collegamenti ferroviari e, una volta qui, ci si muove benissimo a piedi o in bicicletta, oltre a poter contare su una buona copertura con i mezzi pubblici». Un «paradiso», insomma. Almeno a sentire il mondo politico, turistico e alberghiero, che celebra la prima posizione nella classifica del nuovo studio dell'UBS dedicato all’attrattività residenziale. Studio che mette la «Regina del Verbano» al primo posto nelle tre fasce di reddito (bassa, fino a 80.000 franchi all’anno, media, fino a 145.000, e alta, oltre i 300.000) stabilite dall’istituto di credito. Un riconoscimento che si aggiunge a un altro primo premio, il «Travelbook Award», che tiene conto del giudizio di milioni di persone, come più bella cittadina svizzera.
Spuntano anche i vicini
Un risultato condiviso dall’imprenditore Stefano Artioli - al lavoro con la sua società Artisa su cantieri di alto profilo in zona - in un aggiornamento sul profilo Facebook personale. Ma nelle graduatorie spuntano anche i nomi «dei vicini»: Ascona, Brissago, Gordola, Minusio, Muralto, Tenero, in ordine alfabetico. La regione fa incetta di posizioni nelle migliori dieci.
«È chiaro, siamo fortunati a vivere in un posto bellissimo, c’è poco da discutere», sorride Massimo Perucchi, sfogliando l’analisi, la quale ha considerato 34 parametri come spazi verdi, distanza dal lago, densità di negozi e impianti sportivi, tanto per fare alcuni esempi. Il presidente di Hotellerie Suisse Sopraceneri aggiunge come il merito sia da attribuire anche e soprattutto ai vecchi Municipi: «Se siamo arrivati a questo risultato è pure grazie al sindaco precedente, Alain Scherrer, il quale negli ultimi anni ha avuto un Esecutivo che ha lavorato bene sulla pianificazione». Per il 57.enne, poi, «poter andare a casa a mezzogiorno per pranzare o spostarsi in bicicletta e a piedi sono dei pregi imprescindibili se si vuole una qualità di vita elevata. Io stesso, nei dintorni, mi sposto solo in sella alla mia “due ruote”».
«Siamo sulla giusta strada»
Senza dimenticare che finalmente la Città può contare su una stazione ferroviaria che permette di raggiungere le principali località in Ticino in una ventina di minuti di viaggio». Il sindaco di Locarno, Nicola Pini, parla di una piacevole «sorpresa», che arriva pochi giorni dopo il riconoscimento, direttamente da Berlino, di «Cittadina più bella della Svizzera»: «È un segno su quanto stiamo lavorando bene», afferma mentre mostra una frase evidenziata nel documento intestato UBS: «Non sono i grandi centri e le località a bassa tassazione a essere in cima alle classifiche».
Il 39.enne, a questo proposito, ricorda la grande varietà di situazioni che si presentano su tutto il territorio comunale: «Dal lago al fiume, passando per un bellissimo paesaggio golenale. Dai quartieri più urbani, come Campagna o Rusca-Saleggi, ai nuclei storici, come la fantastica Città Vecchia, dalla collina alla montagna, con Cardada. E poi paesaggi immersi nella natura come il Piano e il quartiere Alle Gerre, che sta vivendo un grande sviluppo in termini di residenza per le famiglie. Ma a Locarno abbiamo anche Ponte Brolla, le Vattagne... ecco, la nostra forza sta in una varietà paesaggistica che offre stili di vita peculiari per tutti i gusti e per tutti i redditi».
Grandi progetti in vista
A proposito della vittoria portata a casa anche da realtà limitrofe alla Città, Pini evidenzia come sia dovuto al grande «balzo in avanti della politica dei trasporti: grazie alla rivoluzione del trasporto pubblico del 2021, tutta la regione ha visto aumentare l’offerta di quasi il 50-60%». Da qui in avanti, quindi, si può soltanto migliorare. «Lo spero», esclama. «Ma questi riconoscimenti, per noi, non sono un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Certo, abbiamo più sicurezza sul fatto che la strada imboccata è quella giusta e che dobbiamo continuare a lavorare, ma è sicuramente uno stimolo a fare meglio».
Il pensiero corre a tutti i progetti sull’onda della «Nouvelle Belle Époque», un grande cantiere che riqualificherà l’area dal lago fino alla Rotonda, «ma anche il Museo di storia naturale, grazie al Cantone, o le iniziative private, come il rifacimento dell’ex Globus e il Grand Hotel Locarno, che valorizzeranno ulteriormente gli appuntamenti del Locarno Film Festival, di Moon and Stars o di Winterland», conclude Pini, aggiungendo: «Sì, mi sento di dire che Locarno possa essere comparata a un paradiso».