«Locarno, la pensilina s’ha da fare»
La Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio ha dato via libera al nodo intermodale in zona stazione a Locarno. Il rapporto - relatore il deputato PLR Bixio Caprara - mostra il pollice su al credito di 7,1 milioni di franchi, autorizzando nel contempo una spesa di 16,6 milioni, per la riorganizzazione della viabilità nel comparto. In sostanza sarà realizzata una pensilina coperta per gli autobus, la quale sarà a sua volta al centro di una reimpostazione dei flussi di traffico, che dovrebbero rendere più vivibile l’area, puntando sul traffico lento e su un migliore passaggio da e per i treni.
«La stazione di Locarno assume un ruolo strategico fondamentale quale nodo intermodale per assicurare una mobilità efficace e attrattiva nella regione turistica per eccellenza», si rileva nel rapporto all’indirizzo del plenum.
Due criticità risolvibili...
Il documento risponde poi a due criticità: una riguarda l’aggiunta di parcheggi di breve durata lungo viale Cattori e l’altra la realizzazione di un sottopasso pedonale in via della Stazione. «Ci sono le premesse per l’inserimento di parcheggi di breve durata lungo viale Cattori senza sconvolgere il progetto e gli aspetti urbanistici - viene puntualizzato -. In sede di progettazione esecutiva sarà possibile definire con precisione gli stalli da realizzare e la loro geometria». Più complesso il nodo del sottopassaggio, per contro, anche se, si legge, «uno studio di fattibilità fatto allestire dalla Divisione delle costruzioni ha individuato una soluzione tecnica per l’inserimento di un sottopassaggio nella posizione richiesta, la quale impone un leggero spostamento dell’asse stradale, il riposizionamento della fermata dei bus lungo via della Stazione in direzione di Locarno e la riduzione della larghezza del marciapiede rispetto al progetto originale».
...ma il sottopassaggio meglio di no
Ecco perché, conclude il passaggio, «Ribadiamo in questa sede l’urgenza di procedere con la pubblicazione del progetto originale per mantenere i tempi dettati dall’autorità federale. Confermiamo altresì la possibilità, qualora espressa dalla volontà del Legislativo, di progettare il sottopassaggio pedonale quale elemento complementare al progetto che potrà seguire un iter separato per non inficiare il sostegno finanziario della Confederazione». In conclusione, «Non vi sono motivi sufficienti per difendere la realizzazione del sottopasso su viale Stazione, che non presenta vantaggi decisivi né dal punto di vista dei pedoni, né per i flussi veicolari tali da giustificare un aumento sensibile dell’investimento, stimato in oltre cinque milioni e mezzo».