Italia

«Giulia Cecchettin si è difesa, ma è stata accoltellata più volte alla testa e al collo»

Il corpo della 22.enne è stato ritrovato in un canalone a Pian delle More, tra il Lago di Barcis e Piancavallo, in provincia di Pordenone – Continuano le ricerche di Filippo Turetta, indagato
©silvianazzareni
Red. Online
18.11.2023 22:21

Emergono nuovi dettagli sul caso di Giulia Cecchettin, la ragazza italiana scomparsa da una settimana e il cui cadavere è stato ritrovato oggi. La 22.enne, secondo quanto appurato dall'ispezione cadaverica esterna svolta dai medici legali è stata uccisa da svariate coltellate che l'hanno colpita alla testa e al collo. Secondo l'ANSA, che cita fonti di polizia, le mani della giovane presentavano anche numerose ferite «da difesa» alle mani e alle braccia. Ieri, lo ricordiamo, è stato pubblicato un video che mostrava Filippo Turetta, l'ex di Giulia, aggredire la giovane a mani nude, di fronte allo stabilimento Christian Dior, a Fossò, nel giorno della scomparsa.

Il ritrovamento

Secondo quanto riportato dai media italiani, il corpo di Cecchettin è stato ritrovato in un canalone a Pian delle More, tra il Lago di Barcis e Piancavallo, in provincia di Pordenone. Le ricerche si erano concentrate in questa zona dopo che, giovedì, era stata riattivata la telecamera che registra il passaggio dei veicoli all'ingresso dell'area turistica di Piancavallo. Secondo le ricostruzioni delle forze dell'ordine, Turetta avrebbe abbandonato il corpo di GIulia a bordo della strada, lasciandola rotolare lungo il dirupo per cinquanta metri. 

La strada dove è stata trovata Giulia nel periodo invernale viene chiusa fino al 15 aprile, perché impraticabile. Circostanza che, viene fatto notare, non è detto che il giovane sapesse. Il corpo è stato trovato da un'unità cinofila della Protezione civile ed è ancora sul posto per consentire ai Carabinieri del Ris di ultimare i rilievi.

Le ricerche

«Con una ipotesi di tentato omicidio che ora si tramuterà probabilmente in omicidio», si legge sull'ANSA, continuano le ricerche di Filippo Turetta. I genitori del giovane hanno voluto lanciare un appello: «Filippo, consegnati alle forze dell'ordine, così puoi spiegare cos'è successo». Anche il procuratore Cherchi ha voluto rivolgersi direttamente al ragazzo: «Si costituisca, per poter dare la propria versione dei fatti. Sarebbe importante anche per lui, Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca».

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